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Bocciatura degli italiani Il governo sulla Grecia? Debole e servo di Berlino

Due diversi sondaggi inchiodano l'esecutivo alle proprie responsabilità In calo anche la fiducia nel premier, per quattro su 10 "zerbino della Merkel"

Bocciatura degli italiani Il governo sulla Grecia? Debole e servo di Berlino

Bocciato senza appello. Gli italiani non hanno gradito la linea scelta da Matteo Renzi nella gestione della querelle Ue-Grecia, giudicata insoddisfacente come l'atteggiamento del premier verso la Germania, considerato persino «servile».

È un quadro impietoso della percezione che i cittadini hanno della politica estera di Palazzo Chigi quello disegnato da due diversi sondaggi di Ixè e di Euromedia, commissionati per Agorà estate e per Ballarò . A emergere è la diffusa delusione per le modalità scelte da Renzi nella gestione della crisi, che si riflette nel declino della fiducia riposta nel presidente del Consiglio. Solo il 32,6 per cento del campione Euromedia dice di fidarsi di Renzi, e per l'esecutivo nel suo complesso la percentuale scende al 25,5%, un dato inferiore al risultato di Luigi Di Maio e Matteo Salvini (28,7% e 27,6% rispettivamente).

Quanto alla Grecia, secondo il sondaggio di Ixè un 51 per cento degli italiani giudica «insufficiente» il ruolo giocato dal governo italiano nella gestione della crisi del governo di Atene, contro un modesto 28 per cento che, invece, valuta come «sufficiente» l'azione di Palazzo Chigi, mentre solo il 7 per cento del campione si azzarda a definire «buono» l'operato del premier.

Sul punto, Euromedia ha chiesto lumi anche su come gli italiani abbiano percepito l'atteggiamento tenuto da Renzi nella settimana che ha preceduto il referendum greco. E la maggioranza, il 40,7 per cento, ha trovato il presidente del Consiglio addirittura «servile nei confronti della Merkel», mentre un 12% degli intervistati ha giudicato l'approccio di Renzi come «codardo» per «non aver preso alcuna posizione». Le risposte positive pesano per meno del 30 per cento, e si dividono tra quanti promuovono la «intelligente» scelta di restare «defilato» (18,2%) e il 10,4% che invece ritiene che Renzi si sia schierato con decisione per il «sì», dimostrando «coraggio». Rassegnazione anche sulle prospettive della crisi al di là dell'Adriatico. Alla domanda sul timore di ripercussioni del sisma greco sul proprio portafogli quasi la metà degli intervistati del sondaggio Euromedia per Ballarò (49,8%) ha risposto di sì, e solo il 29,8 per cento ritiene di non aver nulla da temere.

Di pari passo alla delusione per la politica estera di Renzi, crolla anche la fiducia nella Ue: l'85,4 per cento si sente «distante» (45,2) o «tradito» (40,2) dall'Europa, considerata una «tutela» da appena il 10,1 per cento degli italiani. Divisi e incerti quando si tratta di valutare il risultato del referendum greco e di dichiarare cosa avrebbero votato se la consultazione si fosse tenuta anche in Italia. Secondo Euromedia l'avrebbe spuntata il no (38,8%) contro un 29,1 per cento di sì. Eppure la vittoria del «no» è considerata un male per l'Europa dal 41per cento degli intervistati da Ixé («non è un male» per il 36%), e qualcosa che «non serve a nessuno» per il 39,3 per cento del campione Euromedia, con un 40,2 per cento che invece ritiene sia lo spartiacque per «cambiare l'Europa».

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