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Boldrini e Cirinnà, femministe nel pallone. Tifano le azzurre tra gaffe e show ridicoli

Per esibirsi sui social una esulta in video, l'altra vede un bacio gay tra sorelle

Boldrini e Cirinnà, femministe nel pallone. Tifano le azzurre tra gaffe e show ridicoli

Le femministe nostrane finiscono nel pallone. Per un giorno chissenefrega degli immigrati sulla Sea Watch, delle fabbriche che chiudono, dell'economia che non riparte, dei problemi del Paese. Eh sì, perché i follower languono, lo strapotere di Salvini sui social si fa sentire, bisogna annusare l'aria. Qual è l'argomento del giorno? Ma le ragazze azzurre, no? Potenza della nazionale femminile di calcio, bella e vincente, che l'altro giorno ha spezzato le reni alla Cina. Donne, belle e vincenti. Quale migliore alchimia per strappare qualche like in più? E così Laura Boldrini ne ha combinata un'altra: l'ex presidente della Camera ha postato su Twitter un video dove si è lasciata andare «ad un'esultanza senza freni» nel suo ufficio alla Camera. Sullo sfondo le immagini delle azzurre che festeggiano il passaggio ai quarti di finale del Mondiale e lei che urla «Fantasticoooo!!! Ce l'abbiamo fatta». Ora, come presidente della Camera sarà stata anche brava, ma come attrice non vale granché. La maggior parte dei follower infatti l'ha sommersa di insulti. I più teneri? «Patetica, raccapricciante, ridicola».

Non se l'è passata meglio la compagna di lotte Monica Cirinnà, che l'ha combinata più grossa. Ha pubblicato la foto di una delle giocatrici, la centrocampista Aurora Galli, mentre bacia una donna. «La vittoria più dolce. Le nostre azzurre, il nostro orgoglio», ha scritto la Cirinnà con tanto di cuoricino rosso e arcobaleno, simbolo del mondo omosessuale. E la rete è insorta perché è stato uno scivolone devastante, un epic fail per dirla con il linguaggio dei social. Eh sì, perché la ragazza che la Galli ha baciato non è la fidanzata ma la sorella. A scoprire l'arcano è stato Jacopo Coghe di Generazione famiglia, il capo dei cattolici ultraortodossi che da sempre combattono le istanze Lgbt. D'altronde il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Se è vero che le donne sanno giocare a calcio, non è altrettanto vero che le femministe sappiano giocare con la rete.

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