"Non sono uscita dal mio perimetro, ho difeso le prerogative del Parlamento". Intervista da Maria Latella su SkyTg24, Laura Boldrini replica al premier che l'aveva criticata per aver bocciato l'idea di un decreto per riformare la Rai.
"Se non lo facessi sarebbe problematico allora sì che ci sarebbero delle critiche giuste e ritengo che sia normale che ci sia una dialettica tra i poteri dello Stato", ha detto la presidente della Camera parlando delle parole di Matteo Renzi, "Svolgo il mio ruolo con terzietà ecco perché ricevo critiche".
Poi sull'iter delle riforme che proseguealla Camera dice: "Le opposizioni sono uscite dall’Aula, è stato un momento brutto e pesante, mi auguro che questa cosa rientri. Per quello che io ho potuto ho dato tempi aggiuntivi alle opposizioni. Mi auguro che da lunedì ci sia un emiciclo bello pieno".
La Boldrini è poi tornata a parlare del suo "cavallo di battaglia", il linguaggio di genere. "Presidentessa è brutto, basta dire La presidente...", ha detto alla Latella, "Non esasperiamo, non voglio essere chiamata presidentessa: basta l’articolo davanti al participio. Questa proposta nasce da tante deputate che mi hanno detto di tenerci al loro genere femminile quando gli viene rivolta la parola in Aula. Da parte mia ho scritto ai colleghi dicendo che nelle Aule sarebbe opportuno rispettare il genere visto che in natura c’è ne sono più di uno. La mia sollecitazione nasce da una presa d’atto della realtà il 30% dei deputati sono donne è importante che noi recepiamo questo dato, Se non
non riconosciamo alla donna il suo genere quanto ricopre il ruolo la vogliamo mascolinizzare perché ha raggiunto un ruolo. Noi nel linguaggio siamo conservatori, per secoli gli uomini hanno avuto ruoli di vertici. Oggi fa strano, si dice che è cacofonico... ma dal punto di vista grammaticale è un errore non declinare al femminile. Non lo dico io ma l’accademia della Crusca".
E sulle quote rosa: "Una cosa buona al Senato l’hanno fatta, un cambiamento importante sull’alternanza uomo-donna che noi alla Camera non siamo riusciti a fare. Questo significa che quella legge elettorale favorirà le donne.
Io non sono una fan delle quote ma, se pensiamo alla rappresentanza delle donne nella nostra società, sono il male minore, sono da accettare come un arricchimento. I capilista bloccati invece è un nodo su cui i gruppi si dovranno confrontare, vediamo come lo risolvono".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.