Borghezio contro la Meli: "Il Corriere la paga per dire cazzate?"

"Credo che Borghezio saprà meglio di me, che non mi occupa di questa cosa, il manifesto del vicecancelliere tedesco e del ministro degli Affari Esteri tedesco". Inizia così l'intervento polemico della giornalista del Corriere della Sera, Maria Teresa Meli che, nel corso del programma l'Aria che tira d'estate, ha avuto un duro scontro con l'europarlamentare leghista.

Borghezio l'ha subito interrotta sparando contro il governo tedesco, composta da "quelli che fino a ieri hanno negato gli aiuti all’Italia, i professoroni dell’immigrazione". La Meli lo ha subito invitato "a non stare attaccato al passato", ma Borghezio se l'è presa con le politiche del commissario europeo Junker. "Ma infatti io non sto citando Junker", ha replicato la Meli. Risposta poco convincente per Borghezio secondo cui: "la Commissione europea prende ordini dal governo tedesco quindi è la stessa cosa". Stanca dell'ennesima interruzione, la Meli ha dato libero sfogo alla sua antipatia verso l'esponente leghista: "Si, certo, prendiamo tutti ordini dalla Merkel. Magari, anche perché si è dimostrata civile coi siriani, al contrario di gente come lei con cui io forse non vorrei parlare di immigrazione essendo stato lei condannato a Torino per un dormitorio improvvisato che ha preso fuoco. Sbaglio? È indagato per razzismo nei confronti della ministra Kyenge… ".

"Si ma questo impedisce a un parlamentare di esprimersi educatamente e democraticamente", è stata la replica di Borghezio che ha fatto andare su tutte le furie la giornalista. "Assolutamente no ma io mi rifiuto di ricevere lezioni, da questo punto di vista…" ha detto la Meli prima di attaccare il governo sul tema dell'immigrazione affermando che "non si è attrezzato in tempo". A quel punto è stato Borghezio ad attaccare accusandola di essere "un’enciclopedia di banalità" e domandandosi eufemisticamente: "Ma come fa il Corriere della Sera a pagare un enorme stipendio a lei per dire queste cazzate?".