Brizzi e la moglie Claudia sorpresa a brucare l'erba

Lei ha difeso pubblicamente il marito, ma in privato si starebbe preparando alla separazione

Brizzi e la moglie Claudia sorpresa a brucare l'erba

«Una mattina mi svegliai più tardi del solito. Claudia non era nel letto e nemmeno in cucina. La trovai in terrazza. Era inginocchiata a terra, china su un vaso e brucava allegramente dell'erba. Avete letto bene. Brucava». Fiction letteraria? No, racconti di vita vissuta. Insomma, tutto vero. Parola di Fausto Brizzi, proprio lui: il «Weinstein italiano», simpatica definizione appioppatagli da chi - senza un processo (e neppure lo straccio di una denuncia) - ha già infangato la sua immagine pubblica.

Ma chi è la «Claudia» evocata dal romaziere Brizzi, versatile intellettuale che passa disinvoltamente dal Ciak, si gira! cinematografico al Visto, si stampi! editoriale? È sua moglie, l'attrice Claudia Zanella, che due giorni fa ha diffuso pubblicamente una toccante lettera in difesa del marito, ma che privatamente starebbe preparando le carte per separarsi dal marito (ma l'avvocato di famiglia smentisce).

Fin quando tra i coniugi Brizzi le cose sono andate bene, Fausto e Claudia si strappavano di mano un volumetto fresco di libreria: Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo (Einaudi), scritto appunto dal regista, prima di essere travolto dalle accuse di una schiera di presunte molestate sessuali.

Nell'autobiografia brizziana è raccontata la «travagliata quanto incomprensibile» storia d'amore tra l'autore, voce narrante e personaggio principale, e la moglie: Claudia Zanella, «vegana convinta e affatto democratica» che spesso assume il ruolo da «antagonista inferocita».

«Le disavventure dell'autore - si legge sul web in un post di commento di un lettore - sono divertenti ma vagamente tendenti al patetico in alcuni passi del romanzo; è lui stesso infatti ad accettare tutto le imposizioni illogiche della bella e rigida Claudia che lo trasforma in un perfetto aspirante vegano». «Sposare una vegana - conferma Brizzi - ha conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l'erba da un vaso sul terrazzo, e sentirti in colpa per tutte le telline mangiate nella tua crudele vita precedente».

«Roba da diventare nervosi per davvero - annota il regista-romanziere -, ancor più quando, dopo mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono, per la prima volta, perfetti». Ma proprio nelle ultime pagine, ecco spuntare una «complicazione»: «L'imminente arrivo di una figlia. Avrà cuore, Fausto, di farne un'erbivora fin dalla nascita?».

Si tratta della stessa bambina - nata pochi mesi fa - che Claudia ha portato via con sé, durante la «pausa di

riflessione» che si è concessa staccandosi momentaneamente dal marito.

Che poi, anche questa, pare la trama di un film «premonitore» interpretato da Zanella nel 2012. Si intitolava Pazze di me. La regia? Di Fausto Brizzi, ovviamente.

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