Brutto, con la testa grossa e gli occhi piccoli Ecco la vera faccia dell'imperatore Cesare

Diverse anomalie estetiche nel volto del generale romano. Colpa del parto

Nino Materi

La storia va riletta. Riscritta. E, forse, pure riascoltata. Avete presente la celebre invocazione gladiatoria, Ave Caesar, morituri te salutant? Bene, in realtà - i morituri - più che dei leoni, probabilmente, erano impressionati dalla bruttezza del loro imperatore: Giulio Cesare, appunto. Che sarà stato pure potente, ma a livello estetico era debole assai. Nonostante ciò le donne gli facevano un filo pazzesco. Chissà perché. Sarà mica perché assomigliava, vagamente, ad Osvaldo Bevilacqua, storico conduttore (e condottiero) del programma Rai, Sereno variabile. Ma questi sono fatti intimi, e la privacy è un diritto che va garantito pure a un ex personaggio pubblico come Cesare. Tuttavia a scavare nelle pieghe del suo intimo, hanno provveduto i ricercatori del Museo Nazionale delle Antichità di Leida (Paesi Bassi), ricostruendo volto in 3D dell'imperatore più celebre dell'Antica Roma. Le foto inedite della sua faccia (per una volta non immortalate nel bronzo o nel marmo) sono state svelata al in occasione dell'uscita di un libro sul generale romano scritto dell'archeologo Tom Buijtendorp, promotore dello studio.

Punto di partenza: l'effige di Giulio Cesare presente su alcune monete e diverse statue; ed è proprio partendo da tale iconografia che il Museo ha ricostruito la più vera espressione dell'invincibile generale capitolino.

«Quando Cesare era ancora in vita - spiegano gli esperti - questa scultura ispirata ai ritratti monetali autorizzati dal generale divenne infatti una sorta di prototipo». E poi: «Oggi gli archeologi ritengono che solo i ritratti simili a questo modello rappresentino fedelmente il volto del generale. Se questo è vero, un dato pare incontrovertibile: Giulio Cesare non era una bellezza». Motivo? «Nel prototipo, come nella ricostruzione in 3D, la testa mostra di avere una curiosa forma allungata che, abbinata alla fronte calva e pronunciata e agli occhi piccoli, lo rende decisamente poco affascinante».

L'archeologa Maja d'Hollosy, che ha curato la ricostruzione, ha spiegato che «la protuberanza potrebbe essere dovuta al parto difficile con cui il futuro generale venne al mondo nel luglio del 100 a.C.». Parto cesareo, ovviamente.

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