I due lati dell'Italia, in tema di sicurezza stradale. E giustizia. Da una parte Roma, le sue strade groviera disseminate di buche, ferite e radici, dove a distanza di tre settimane ancora non si riesce ad accertare cosa abbia ucciso Noemi Carrozza, la stella del nuoto sincronizzato morta mentre sul suo motorino il 15 giugno percorreva la Cristoforo Colombo.
Dall'altra una civilissima Venezia, dove il Comune è stato costretto a pagare un risarcimento record a una donna di 63 anni, caduta a Burano perché il suo tacco era rimasto incastrato in una buca tra le mattonelle adiacenti a un tombino. Il giudice Silva Barison l'ha risarcita costringendo l'amministrazione cittadina a pagare 193mila euro, perché quel capitombolo le era costato la frattura scomposta del gomito destro ed erano stati necessari quattro interventi chirurgici per ridurre la lesione.
Da una parte, quindi, una famiglia che piange, dall'altra una che sorride. La morte di Noemi, infatti, non ha ancora una spiegazione, ma non sarebbe stata causata da buche o radici sull'asfalto. Lo sostiene la polizia giudiziaria, a cui la Procura di Roma aveva chiesto di verificare se a determinare l'incidente mortale siano state irregolarità in quel tratto di strada. Escluse anche le ipotesi di un malore della campionessa e di uno scontro con un altro veicolo.
Non è un segreto, però, che le condizioni delle strade romane siano una spina nel fianco del sindaco Virginia Raggi. E da qualche giorno anche del leader dei 5 Stelle, che in veste di «moralizzatore del traffico» aveva pubblicato su Facebook un video che terminava: «Neanche una buca, neanche una buca, un pochino di manutenzione al verde è normale, sono 40 milioni di metri quadri, siamo leggermente indietro ma non vedo buche». Senza ricordare che la A24, che percorreva, non è di competenza del Comune di Roma ma di Strade dei Parchi SpA.
«Invitiamo ufficialmente Grillo a fare un giro con noi in auto per le strade della città - tuona il presidente Codacons Carlo Rienzi -. Gli mostreremo così le 60mila buche capitali che invadono l'asfalto di Roma, in modo da fargli capire che il problema esiste e assilla da tempo i cittadini romani.
E siccome siamo convinti che Beppe Grillo sia una persona seria, siamo certi che si scuserà con gli utenti per aver scherzato su una questione che andrebbe affrontata con urgenza». E non bisogna dimenticare che sono 82 le vittime di incidenti stradali a Roma dall'inizio dell'anno.
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