Una nuova bufera giudiziaria si abbatte sul Partito democratico. Il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, è stato arrestato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Lodi. L'accusa degli inquirenti è pesantissima: turbativa d'asta in relazione all'appalto per la gestione delle piscine comunali scoperte in via di aggiudicazione alla società Sporting Lodi. A difenderlo si è subito fiondato Lorenzo Guerini di cui Uggetti è considerato il braccio destro. "Ho conosciuto in questi anni Simone come amministratore competente e accorto e come persona più che corretta e limpida - ha commentato il vicesegretario del Pd - confido che la magistratura faccia chiarezza con la massima rapidità"
L'arresto del primo cittadino democrat arriva a pochi giorni dall'inchiesta che ha travolto il Pd campano con l'ex consulente di Matteo Renzi, Stefano Graziano, indagato perché ritenuto legato al padrino del clan dei Casalesi Michele Zagaria. Dai magistrati, quindi, arriva un nuovo duro colpo alla segreteria: Uggetti è infatti considerato il braccio destro ed "erede" di Guerini che lo aveva scelto per due volte come assessore all'Ambiente e alle Attività produttive nelle sue Giunte quando era presidente della provincia di Lodi. Quarantaduenne nativo di Sant'Angelo Lodigiano, è fin da giovanissimo esponente della sinistra giovanile lodigiana e, dopo essere stato consigliere comunale per la città di Lodi dal 1995 al 2005, viene appunto nominato assessore da Guerini. Il 10 giugno 2013 diventa, quindi, sindaco vincendo al ballottaggio con il 53,62% dei voti e prendendo così in mano l'eredità del vicesegretario democratico.
Insieme al sindaco, è stato arrestata anche l'avvocato Cristiano Marini, responsabile della società sportiva e consigliere di Astem spa, la ex municipalizzata di proprietà dello stesso Comune, che è anche socia della Sporting Lodi. La Sporting gestisce già la piscina coperta della Faustina che era stata costruita in project financing. La scelta di assegnare alla medesima realtà anche gli impianti scoperti aveva sollevato polemiche in sede politica e da parte di altri potenziali gestori. I due avrebbero confezionato un "bando su misura" per la gestione di due piscine scoperte. Ad avviare l'inchiesta condotta dal pm Laura Siani è stata una funzionaria del Comune che ha lamentato indebite pressioni da parte del primo cittadino nell'ambito del bando di gara pubblicato il 13 marzo 2016 a firma di un altro dirigente comunale "con lo modifiche imposte in modo così da evitare la partecipazione di altri soggetti potenzialmente interessati". L'esiguità del termine concesso a confronto dei requisiti da soddisfare e dei documenti da allegare hanno poi favorito la società Wasken Boys.
"Pur davanti alla consapevolezza di realizzare degli illeciti - ha commentato il gip di Lodi Isabella Ciriaco - gli indagati manifestano apertamente il fastidio derivante da chi denuncia a gran voce le loro condotte nefaste e contrarie alla legge e al primario interesse pubblico". Il motivo per cui la procura ha richiesto e il Tribunale ha ricosciuto la custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati è duplice.
C'è il rischio di reiterazine dei reati, sia per la sindaco che per l'avvocato, ma soprattutto il pericolo di inquinamento probatorio. "L'inquinamento probatorio è stato già verificato nel corso delle indagini - hanno spiegato i pm di Lodi durante la conferenza stampa - non ultima ma rilevante tra le condotte accertate c'era la formattazione di alcuni computer in uso agli indagati e allo stesso Comune".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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