C'è l'accordo sulla pace fiscale: "Cancellati condono e scudo"

Dopo cinque ore di prevertice e Cdm, il governo trova la quadra su dl Fisco. Vince Di Maio: via le norme contestate

C'è l'accordo sulla pace fiscale: "Cancellati condono e scudo"

Le tensioni nel governo per il condono sono palpabili. Da due giorni ormai i due vicepremier si fronteggiano a suon di battute e attacchi sempre più diretti. Ma è il giorno della resa dei conti.

Per dirimere la questione, il premier Giuseppe Conte ha convocato il governo a Palazzo Chigi. E prima di un Consiglio dei ministri che è slittato di due ore, ha incontrato Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

E - dopo due ore di prevertice e tre di Cdm vero e proprio - è stato raggiunto l'accordo sul decreto fiscale. E sono stati eliminato dal testo del dl il condono penale e lo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero. Il condono "non riguarderà le attività finanziarie patrimoniali detenute all'estero", ha spiegato Conte, "Non ci interessa offrire scudi per capitali all'estero". Inoltre il decreto "non contiene alcuna causa di non punibilità", ha assicurato Conte, "Vengono ribadite le coordinate originarie della dichiarazione integrativa che riguarderà il 30% in più a integrazione di quanto dichiarato con il tetto massimo di 100.000 euro per ciascun anno di imposta".

Tolta dal decreto - ma la trattativa è stata rinviata in sede di conversione del decreto in legge - anche la norma per il saldo in stralcio delle cartelle di Equitalia. "C'è un accordo politico: in sede di conversione del decreto legge fiscale troveremo una formulazione adeguata per tutti quei contribuenti che versano in situazioni di specifiche, oggettive difficoltà economica", ha spiegato Conte.

Matteo Salvini ha dal canto suo garantito che le misure di pace fiscale "riguardano solo donne, uomini e società che hanno fatto dichiarazioni dei redditi". "Le polemiche di questi giorni hanno portato non ad un passo indietro ma un passo avanti", ha detto il ministro dell'Interno, "Finalmente si chiudono due o tre giorni surreali: nessuno aveva intenzione di scudare e regalare. Non tutto il male viene per nuocere.

C'è la possibilità di recuperare l'unica cosa che c'era nel contratto di governo ovvero il saldo in stralcio delle cartelle di Equitalia. Chiudiamo questa settimana con serenità fiducia compattezza e con l'impegno che in sede di conversione del decreto troverà spazio il saldo in stralcio delle cartelle di Equitalia".

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