Politica estera

Cade anche l'ultimo cliché. Un premier nero in Galles

Gething, origini zambiane, nominato mercoledì. Nessuna delle nazioni del Regno sarà guidata da un maschio bianco

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Londra Vaughan Gething ha vinto la corsa per guidare il partito laburista gallese e sarà nominato mercoledì primo ministro del Galles. Gething si appresta così a diventare il primo capo di governo europeo di colore, confermando l'unicità del Regno Unito nel panorama politico del vecchio continente in termini di rappresentanza politica delle minoranze, con Rishi Sunak, genitori indiani, primo ministro del Regno e Humza Yousaf, figlio di pakistani, alla guida della Scozia. Se a questo trio si aggiunge Michelle O'Neill, recentemente insediatasi come primo ministro dell'Irlanda del Nord, da mercoledì nessuna delle nazioni del regno sarà guidata da un capo di governo maschio e bianco. Non necessariamente una garanzia per risolvere i problemi dei cittadini, di certo un attestato all'effettiva integrazione e maturità sociale del Paese.

Il successo di Gething è giunto al termine di una lunga campagna elettorale interna al Labour, iniziata lo scorso 14 dicembre in seguito alle dimissioni dell'attuale primo ministro, Mark Drakeford, dopo cinque anni alla guida del Paese. Gething ha ottenuto il 51,7% dei voti degli iscritti al partito e dei sindacati affiliati, prevalendo su Jeremy Miles fermatosi al 48,3%. Entrambi siedono nel gabinetto del governo in carica, il primo come ministro dell'Economia, Miles come ministro dell'Istruzione: idee simili, proposte politiche non molto diverse, la campagna si è ravvivata verso la fine di febbraio per una questione di finanziamenti ricevuti da Gething, 200mila sterline donategli da David Neal, imprenditore condannato due volte per reati ambientali commessi dalla sua società di gestione rifiuti. Soldi che rappresentano una somma molto grande nel contesto politico gallese e che, sebbene regolarmente dichiarati alla commissione elettorale, hanno innescato una polemica sulle capacità di discernimento politico di Gething, al centro delle polemiche prima ancora di insediarsi. «Oggi giriamo una pagina nel libro della storia della nostra nazione», ha dichiarato Gething dopo l'ufficializzazione della vittoria. «Una storia che scriviamo assieme. Non solo perché ho l'onore di diventare il primo leader nero di ogni Paese europeo, ma anche per il salto generazionale che si è compiuto». Cinquantenne, entrato nel parlamento gallese nel 2011, Gething è nato nello Zambia da un veterinario gallese bianco e da un'allevatrice di polli locale. Subito dopo la nascita del figlio la famiglia si trasferì in Galles, per spostarsi poco dopo in Inghilterra in seguito a episodi di razzismo. Dopo la vittoria Gething ha ricevuto le congratulazioni del primo ministro Sunak e del leader laburista Starmer. Si trova alla guida di un Galles il cui sistema sanitario è in grossa difficoltà, con liste di attesa di oltre 700mila pazienti, un quinto dei quali costretto ad aspettare oltre un anno per essere visitato. Un'eredità della gestione della pandemia, additata dal governo come esempio di fallimento amministrativo del labour. Cui si aggiungono le polemiche per il limite di 20 miglia orarie nelle zone residenziali di tutto il Paese, introdotto dal governo Drakeford e rivelatosi misura controversa e impopolare; le proteste degli agricoltori per i nuovi sussidi governativi legati alla trasformazione del 10% delle aree coltivabili in zone boschive e dedicate alla fauna selvatica; e il processo di decarbonizzazione delle acciaierie Tata di Port Talbot, che porterà alla perdita di 2800 posti di lavoro.

Sfide per le quali occorreranno soluzioni politiche che vanno oltre il colore della pelle.

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