Il cantante 16enne: "Non siamo abbastanza informati per votare"

"Io e i miei coetanei non siamo abbastanza informati per poter davvero esprimere un voto ragionato". Così Emanuele Crisanti, in arte Nuela, rivelazione di X Factor con la canzone "Carote", sull'idea di far votare i sedicenni

Il cantante 16enne: "Non siamo abbastanza informati per votare"

Nel giro di 24 ore, la proposta di Enrico Letta di estendere il diritto di voto ai 16enni ha riscosso l'approvazione di gran parte del sistema politico. D'accordo tutte le forze di maggioranza, compreso Matteo Renzi. Tanto che Luigi Di Maio, in tv, ha annunciato la presentazione in Parlamento nelle prossime settimane di una proposta costituzionale per abbassare l'età minima per votare.

Ma il dibattito prosegue. E tra le (poche) voci critiche spunta quella di Nuela, cantante 16enne che da qualche tempo è diventato l'idolo dei suoi coetanei grazie a un brano-tormentone cantato - e lanciato - sul palco di X Factor: "Carote". Un pezzo di grande successo che ha accompagnato le marce per il clima del milione di ragazzi scese in tutte le piazze italiane in occasione del "Friday For Future". Intervistato da Repubblica, Emanuele Crisanti - questo il vero nome del ragazzo - ha detto: "Alla possibilità di votare a 16 anni non ci avevo mai pensato. A sedici anni si possono fare molte cose, come lavorare e pagare le tasse, quindi sarebbe ragionevole immaginare anche l'idea del voto". Parole con cui il giovanissimo artista sembra iscriversi al fronte dei favorevoli.

Non è così. Perché subito dopo ammette che "io e i miei coetanei non siamo abbastanza informati per poter davvero esprimere un voto ragionato. Non abbiamo una visione completa della politica che ci permetta di scegliere coscientemente". Colpa, secondo Nuela, anche del sistema scolastico. "Nel mio liceo non ci insegnano nulla che ci porti a questo. A scuola si imparano altre cose", aggiunge. "Andrebbe cambiato il sistema per poterci portare a votare. Per ora , non a caso, la maturità si prende solo a 18 anni".

Ciò, tuttavia, non impedisce ai minorenni di seguire la politica, anche se per Nuela "i ragazzi" realmente "interessati sono pochi". Il motivo? "Non si sentono parte in causa", percependola come "una roba da adulti, la sentono lontana e poco interessante".

Anche le assemblee, il principale strumento di partecipazione politica dei liceali, "si fanno, ma partecipano in pochi". Sarà contento il senatore a vita Mario Monti, tra i pochi a criticare la proposta di Enrico Letta accusandola di essere "leggermente demagogica".

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