La capa delle Sardine di Modena pregava per l'uccisione di Salvini

I promotori dell'evento tolgono il nome della ragazza

La capa delle Sardine di Modena pregava per l'uccisione di Salvini

Dopo il boom bolognese al grido di «l'Emilia non abbocca», almeno una sardina ha abboccato, vittima delle sirene social. E Matteo Salvini non ha perso l'occasione per farne un modello e attaccare l'intero «banco» di pesci, proprio nel giorno in cui la protesta ittica contro il «capitano» annunciava la seconda puntata, stavolta a Modena.

«Una delle sardine democratiche che sarà in piazza a Modena contro di me, poco tempo fa invocava il mio omicidio da parte di un giustiziere e mi raffigurava a testa in giù. Bella roba. Aspetto reazioni indignate di giornalisti, politici e merluzzi...», scriveva il leader del Carroccio poco dopo la mezzanotte di domenica. Nel mirino una studentessa di filosofia, Samar Zaoui, tra gli organizzatori dell'evento «6000 sardine a Modena». In maggio la ragazza aveva condiviso il post di una pagina «satirica» con un video di Salvini montato a testa in giù, accompagnando il tutto con un commento: «Pregate voi, che Dio vi ascolta... Avremmo bisogno di un giustiziere sociale, di quelli che compaiono nella storia, che dopo aver ucciso vengono marcati come anarchici».

Niente di nuovo, in fondo. Sui social siamo abituati a leggere ogni sorta di idiozia, e molti sono abituati a scriverle, protetti dall'anonimato di fatto del loro essere persone qualsiasi, che si tratti di pensionati arrabbiati o di studenti universitari con pulsioni rivoluzionarie. Ma entrare nell'organizzazione di un evento porta anche agli occhi di tanti quello che si è scritto mesi fa. E la Rete, con le sardine, non va d'accordo. Così il post in odore di piazzale Loreto della studentessa, rilanciato da Salvini, contamina inevitabilmente la «purezza» della protesta di quanti hanno scelto di identificarsi con le sardine, scegliendo come simbolo questi piccoli pesci muti e pronti a muoversi insieme, in banchi appunto, senza insegne di partito e senza slogan (al netto dei legami con Prodi e il Pd di alcuni dei «fondatori» delle sardine). E, in teoria, senza insulti.

Ovviamente la manifestazione modenese non si è sciolta, anche se Salvini ha dribblato la questione spostando la sua presenza a Modena in un ristorante, la sera, e non più in centro. Il profilo social della studentessa è finito oscurato. Il nome della ragazza è sparito da quelli degli organizzatori dell'evento (sostituito da un altro). E il caso è stato derubricato dal neonato movimento ittico a «sardina che sbaglia». Però indiscutibilmente augurare la morte non è proprio una modalità virtuosa di declinare la protesta civile contro la Lega, e di conseguenza l'episodio ha offerto a Salvini un assist per delegittimare la «democraticità» dei pescetti che avevano riempito piazza Maggiore nel giorno della festa leghista al Paladozza.

E Salvini, va da sé, a quel punto non l'ha certo toccata piano. Tornando ancora, più volte e per tutta la giornata, a ironizzare sui suoi canali social sulle «democratiche sardine che spargono odio arrivando ad appendermi a testa in giù».

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