dal nostro inviato a Strasburgo
Dalla battaglia per salvare i marò Latorre e Girone dalla giustizia indiana a quella per tutelare in Europa il marchio del Parmigiano Reggiano: da anni Ida Caracciolo (nella foto), avvocato e docente universitario, ha rappresentato l'Italia negli scontri internazionali dove ci fossero da difendere gli interessi del nostro Paese. Chi la conosce la definisce una professionista battagliera e preparata. Ma oggi dovrà spogliarsi dei panni di avvocato e indossare quelli, per lei inconsueti, di giudice. Sarà lei il membro italiano della Grand Chamber chiamata a decidere la sorte di Silvio Berlusconi e del suo ricorso contro l'estromissione del Parlamento in base alla legge Severino.
A catapultare la Caracciolo al centro del «Berlusconi case» è stata la decisione di Guido Raimondi, presidente della Cedu, di astenersi dalla udienza di oggi, essendo approdato a Strasburgo sulla base di una designazione di tre candidati firmata dal governo Berlusconi. La scelta di Raimondi venne alla fine effettuata dall'assemblea di Strasburgo, ma quella designazione ha spinto comunque il primo presidente dell'opportunità di farsi da parte.
Ma un giudice del paese coinvolto deve fare per forza parte della Grand Chamber, e ha un ruolo importante: prende la parola di diritto in camera di consiglio, e spesso i colleghi si fanno aiutare da lui per orientarsi nelle vicende e nelle norme di un paese di cui sanno poco. Sarà la professoressa romana a svolgere questo ruolo delicato. L'ha scelta Angelika Mussberger, il giudice tedesco che presiederà l'udienza di oggi, in una lista di giudici ad hoc presentati dall'Italia proprio per evenienze di questo tipo. La lista, che conteneva complessivamente cinque nomi, venne inviata nel 2010 alla Corte da Silvio Berlusconi, allora presidente del Consiglio, e confermata due anni dopo dal governo di Mario Monti. È stata probabilmente questa investitura «bipartisan» a convincere Ida Caracciolo che non fosse necessario tirarsi a sua volta indietro.
Sposata, una figlia, la
Caracciolo compirà proprio domani 56 anni, è consulente del ministero della Difesa e dello Stato Maggiore, e ha rappresentato l'Italia nella causa internazionale intentata contro di noi dalla Jugoslavia per la guerra del 1995.LF
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