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Carofiglio in onda, Veltroni dice di no. E RaiTre si conferma ancora "TelePd"

Programma all'ex senatore, offerta anche per l'ex segretario

Carofiglio in onda, Veltroni dice di no. E RaiTre si conferma ancora "TelePd"

«I partiti non bussano alla mia porta», diceva. «Il mio piano industriale sarà una rivoluzione, i partiti restano fuori», annunciava. «Il nuovo modello Rai allontanerà l'invadenza dei partiti», giurava. E invece già poco dopo, al momento delle nomine nei tg, spartite con il manuale Cencelli, si era capito che l'ad Carlo Fuortes i partiti li sentiva eccome. «Qualche interlocuzione c'è stata», ammise, minimizzando. Altro che interlocuzione, è finita che i palinsesti dei programmi Rai li decide direttamente il Partito Democratico. E li conduce pure. L'ex segretario del Pd, ed ex ministro dei Beni culturali tuttora influentissimo nel settore, Walter Veltroni, doveva sbarcare in primavera su RaiTre per condurre un programma dal titolo Storie (non originalissimo, ma comunque molto veltroniano), sotto la supervisione del vicedirettore della rete, Ilaria Capitani (che nel 2006 prese un'aspettativa dalla Rai per andare a fare la portavoce del sindaco di Roma. Che era? Sì, proprio lui, Uòlter). Poi però Veltroni ha preferito fare altro, come spiega a Dagospia: «Se ne era discusso nei mesi passati perché mi era venuta un'idea che al direttore di Rai tre era sembrata interessante. Tuttavia già l'otto febbraio ho comunicato al direttore che, per altri impegni di lavoro, non avrei potuto né condurre né partecipare come autore al programma». La Rai gli ha spalancato gli studi tv, ma lui aveva altro da fare. Peccato.

Ma, rivela il Fatto, Veltroni non sarebbe stato l'unico volto Pd a farsi un programmino tutto suo a Mamma Rai. In arrivo infatti sugli schermi del servizio pubblico c'è l'ex senatore Pd Gianrico Carofiglio, magistrato, scrittore, e poi candidato in Parlamento nel 2008 da chi? Ma sì, sempre da lui, Uòlter, che all'epoca faceva il leader e candidato premier del centrosinistra («La Puglia ha bisogno di legalità» lo slogan con cui lanciò il magistrato Carofiglio nelle liste Pd per il Senato, in Puglia).

Per Carofiglio la Rai ha pensato un format apposito, Il Dilemma, in sei puntate. Sempre su RaiTre, rete lottizzata militarmente dalla sinistra fin dalle origini, prima Pci, poi Ds, quindi Pd. È vero che anche Carofiglio, come Veltroni, non siede più in Parlamento, ma l'ex senatore riveste comunque un ruolo nel Pd, chiamato dal segretario Letta per fare l'«osservatore» nel progetto delle Agorà democratiche, «il più grande esperimento di democrazia partecipativa del Paese» (cit). Ma Carofiglio ha risolto in fretta il dilemma se fare la tv pubblica o la politica: entrambe. Un problema che invece non è mai esistito per Walter Veltroni, da sempre uno e trino. Eterno candidato a tutto (Colle compreso), scrittore prolifico, regista premiato, editorialista del Corriere della Sera, sempre con uno spazio riservato nella tv di Stato (e a Sky, che gli produce la qualunque). Recentemente Veltroni ha diretto un documentario per la Rai, qualche tempo fa è stato autore di un programma su RaiUno con Flavio Insinna. In un modo o nell'altro, un posto nel palinsesto Rai per il Pd si trova sempre.

Anche senza bussare all'ad Fuortes.

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