Casa, auto, migranti, ambiente: il voto per fermare le eurofollie

Oggi e domani il rinnovo del Parlamento Ue: il risultato avrà ricadute dirette sulle nostre vite. Alle urne si possono evitare le imposizioni ideologiche di Bruxelles

Casa, auto, migranti, ambiente: il voto per fermare le eurofollie
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Terminata una non proprio entusiasmante campagna elettorale per le europee, oggi e domani circa 47 milioni di italiani sono chiamati a votare per eleggere 76 europarlamentari. La campagna elettorale che ci lasciamo alle spalle è stata incentrata in prevalenza sulla politica interna trasformando le elezioni in un voto a favore o contro il governo ma in realtà i cittadini dovranno scegliere la composizione del parlamento europeo per i prossimi cinque anni con conseguenze sulle loro vite molto più profonde rispetto a quanto in tanti immaginano. Come emerso dalla legislatura che sta per terminare, regolamenti, leggi e direttive europee influenzano le azioni dei governi nazionali e le nostre vite, per questo il voto di oggi e domani rappresenta un importante appuntamento. Vale perciò la pena ripercorrere quali sono gli argomenti più importanti su cui i cittadini possono incidere con il loro voto per cambiare l'Europa.

POLITICHE ECONOMICHE ED ENERGETICHE

L'aumento del costo della vita e l'inflazione sono uno dei temi più sentiti dai cittadini europei anche a causa della crescita esponenziale dei prezzi dell'energia e delle bollette. Il recente annuncio della Bce di tagliare i tassi non è sufficiente a limitare le conseguenze degli aumenti perciò la prossima maggioranza europea dovrà valutare con attenzione le politiche energetiche da adottare favorendo un mix energetico equilibrato.

GREEN DEAL E TRANSIZIONE ECOLOGICA

L'ue ha fissato l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, una scadenza che appare sempre più difficile da raggiungere e che soprattutto avrà conseguenze socio-economiche rilevanti. Dalle imprese agli agricoltori e allevatori fino ai semplici cittadini, l'impatto del Green Deal animato da posizioni ideologiche potrà essere rivisto nella nuova legislatura europea. In particolare sarà necessario affrontare con più attenzione il pericolo in termini di sicurezza energetica e geopolitica della dipendenza dalla Cina sulle filiere.

DIRETTIVA CASA GREEN E STOP AL MOTORE ENDOTERMICO AL 2035

Le politiche ambientali sono state animate non solo da un approccio ideologico ma anche dogmatico secondo cui non si possono mettere in discussione. Eppure la prossima maggioranza europea potrebbe votare per prorogare l'entrata in vigore della direttiva casa green e rivedere la scadenza fissata al 2035 con cui si termina la produzione di automobili con il motore endotermico. Sulla direttiva dedicata alle automobili in particolare è prevista una verifica al 2026 che potrebbe rappresentare l'occasione per modificarla.

IMMIGRAZIONE E NUOVO PATTO PER LA MIGRAZIONE

L'immigrazione è un argomento cruciale che influenza sempre di più l'esito delle elezioni. Il problema dell'immigrazione irregolare non riguarda solo l'Italia o i paesi di primo approdo ma è un tema europeo che come tale va affrontato. Di recente l'Ue ha approvato il nuovo patto su migrazione e asilo ma c'è da fare molto di più per regolamentare i flussi migratori e fermare le partenze irregolari.

INVERNO DEMOGRAFICO

I dati europei sulla demografia sono impietosi, l'Europa è un continente sempre più vecchio con tassi di natalità in caduta libera. Rispetto al 2008 in Europa nascono mediamente 800mila bambini in meno e nel 2022 sono nati appena 3,88 milioni di nuovi cittadini europei con un tasso di fertilità di 1,46 nascite per donna.

GUERRA IN UCRAINA, DIFESA ED ESERCITO COMUNE

La guerra in Ucraina impone una riflessione sul ruolo dell'Ue in politica estera che, sebbene rimanga una competenza nazionale, è ormai tema di discussione europeo. L'arrivo a una soluzione diplomatica e di pace sarà determinato con probabilità da un'azione degli Stati Uniti ma l'Europa non può non far sentire la propria voce come attore diplomatico in una guerra alle sue porte. In particolare il dibattito sull'esercito comune europeo è l'occasione per aprire prima una riflessione su una politica estera condivisa che ad oggi manca.

REVISIONE DEI TRATTATI

La revisione dei trattati è il grande tema che si affaccia a ogni elezione europea,

per rivedere i trattati servirebbe una forte volontà politica che ad oggi sembra non esserci ma non è escluso si possa aprire una stagione di riforme alla luce del cambio dello scenario globale avvenuto negli ultimi anni.

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