La Casaleggio Associati come Cambridge Analytica, la società britannica protagonista di un scandalo internazionale legato alla raccolta di dati personali usati a fini politici. È l'accusa che solleva un ex collaboratore della ditta di Davide Casaleggio, ovvero Marco Canestrari, sviluppatore informatico a Londra, dal 2007 al 2010 consulente per il blog di Grillo curato appunto dalla Casaleggio Associati. La chiave è un'applicazione costruita dalla ditta di Casaleggio nel 2013 e promossa sul blog di Grillo. «Tu puoi fare molto per restituire l'Italia ai suoi cittadini. Lo puoi fare diffondendo le idee e il programma del Movimento 5 Stelle. Diventa Attivista 5 Stelle. Se hai un profilo Facebook puoi iniziare subito. Ora» si legge nel post, ancora on line. L'adesione di nuovi adepti, tramite Facebook, era considerato talmente importante che in premio, per i primi cento, veniva promessa nientemeno una cena a Genova con Beppe Grillo. Ma cosa è successo a chi ha cliccato sul pulsante sotto l'annuncio? È successo che l'aspirante attivista, accettando le condizioni, ha ceduto alla Casaleggio Associati tutti i dati collegati al proprio account Facebook: indirizzo e-mail, luogo di nascita, di residenza, orientamento politico e religioso, preferenze varie e amicizie.
Insomma, riassume su Linkiesta Nicola Biondo (autore di libri-inchiesta sul M5s insieme a Canestrari), «quella chiamata alle armi celava un inganno, il primo passo di una potenziale e gigantesca profilazione di massa di cittadini comuni e anche dei futuri parlamentari che di lì a poche settimane il Movimento avrebbe messo in lista e poi eletto. Un'operazione simile sarà ripetuta anche nel 2014, in occasione delle elezioni europee».
Secondo Canestrari l'app consentiva agli amministratori di Casaleggio Associati una serie di operazioni tra cui monitorare le attività dell'utente attivista. Non solo, attraverso l'accesso al singolo profilo si accede anche alla rete di contatti. «Una stima delle intrusioni è impossibile, ma si tratterebbe di una delle più ampie operazioni di raccolta di dati personali mai avvenuta in Italia. Un patrimonio inestimabile sia dal punto di vista del marketing politico che commerciale».
La società di Davide Casaleggio, che è anche presidente della piattaforma Rousseau su cui sono registrati e votano tutti gli iscritti M5s, respinge categoricamente il paragone con l'attività spionaggio della Cambridge Analytica e annuncia querele. Ecco la nota: «In maniera completamente errata è stato comparato un caso in cui sono stati utilizzati milioni di dati senza il consenso degli utenti, a un caso profondamente diverso in cui legittimamente un sito chiedeva individualmente alle singole persone di poter utilizzare alcuni dati per verificare la propria classifica di attivismo. I dati non sono stati utilizzati per altre finalità e sono poi stati cancellati alla fine dell'iniziativa» scrive la Casaleggio Associati che denuncia nei propri confronti «una diffamazione sistematica». Sul tema della privacy qualche problema si è verificato per quanto riguarda Rousseau visto che il Garante della privacy, dopo una lunga istruttoria ha multato (50mila euro) l'Associazione Rousseau perché non garantirebbe né la segretezza né la sicurezza del voto degli iscritti. Casaleggio rispose che si trattava di una condanna politica perchè il presidente dell'authority, Soro, è un ex parlamentare Pd.
Il suo
mandato è scaduto e il Parlamento - quindi anche il M5s - nominerà il successore entro questo mese. Nei mesi scorsi si fece il nome di un candidato vicino alla galassia Casaleggio, l'avvocato Stefano Aterno, poi però stoppato.
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