Roma «Voglio fare qualche esperienza nuova tesò». Dicono che c'è sempre una donna dietro ad uno scandalo politico. Si chiama Ida Ferraro quella che fa scoperchiare le lotte di potere bipartisan nella sanità di Benevento, che hanno portato a gennaio dell'anno scorso alle dimissioni dell'allora ministro Ncd dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo, oggi in Fi. Ida è la compagna del sottosegretario renziano alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro, fa il direttore degli affari legali dell'ospedale Rummo ma si sente «perseguitata».
E lui, il suo «tesò», a febbraio 2013 dice a Nicola Boccalone, ex vicesindaco An di Benevento e direttore generale del nosocomio, che scatenerà una «guerra nucleare» se non leva di mezzo due dirigenti («un paio di stronzi che stanno segnati malamente») che non trattano a dovere Ida. La signora ora è diventata direttore amministrativo del Rummo, al posto di uno di quei suoi «persecutori».Il poco edificante spaccato emerge da intercettazioni telefoniche di Del Basso, che non è indagato ma viene ascoltato nell'ambito di un'inchiesta su alcune nomine alla Asl di Benevento. «I voti non sono gratis», dice a Ida, che gli riferisce di favori offerti in cambio di voti da tale Rita, che sarebbe una dirigente dell'Asl di Benevento.
Frasi diffuse da Il Fatto e Il Mattino, che non hanno rilevanza penale ma rivelano un altro fatto singolare: un anno prima che scoppiasse il Sannio-gate, il dem sapeva delle conversazioni della De Girolamo, registrate di nascosto nel 2012 dal funzionario della sanità locale Felice Pisapia e consegnate ai pm, che hanno iniziato le indagini concluse in questi giorni. A febbraio 2013 Del Basso, in piena campagna elettorale per il seggio del Pd alla Camera (che poi otterrà ), parla amichevolmente al telefono con l'avversario Roberto Capezzone, vicecoordinatore Pdl beneventano e oggi in FdI, che critica la «signora Boccia» (Nunzia è moglie del dem Francesco). Gli dice: «I problemi verranno al pettine, sai perché? Qualcuno che è stato cacciato da quella struttura ha avuto la caparbia intelligenza di registrare qualche cosa, forse 27 ore di colloquio. Ha portato le bobine a chi le doveva portare, quelli le stanno sentendo e mi pare che ci stanno problemi».Per la De Girolamo è la conferma: «Sono vittima di un complotto, darò incarico ai miei legali di acquisire le intercettazioni a sostegno della mia difesa. È sconvolgente che Capezzone facesse il doppio gioco». Alla Camera aveva parlato di una ritorsione per aver negato favori a dei potenti.
E sembra che da altre intercettazioni non ancora pubbliche risulti che Del Basso le abbia chiesto il posto di direttore amministrativo per Ida Ferraro, ottenendo un no. Ora il capogruppo alla Camera di Fi Renato Brunetta attacca «una magistratura che usa due pesi e due misure» e un Pd «ondivago», chiedendo un chiarimento al premier Renzi, al Csm e ai pm.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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