Coronavirus

Cento euro di multa, "carezza" ai No Vax. Draghi non ci sta: tre tipi di sanzioni fino a 3mila euro

"Una tantum e vale come due divieti di sosta". Ira di medici e infermieri. Ma Palazzo Chigi precisa: senza dosi in lockdown di fatto e pene molto salate

Cento euro di multa, "carezza" ai No Vax. Draghi non ci sta: tre tipi di sanzioni fino a 3mila euro

A scienziati e virologi non basta la stretta varata dal governo sui No Vax. Oggi entra in vigore l'introduzione dell'obbligo di vaccinazione per gli over 50 per effetto del decreto approvato dall'esecutivo. Tutti i cittadini italiani e stranieri oltre quella soglia d'età dovranno avere la prima somministrazione entro il 31 gennaio per essere in regola con la legge che dal 15 febbraio prevede per l'accesso ai luoghi di lavoro il certificato vaccinale. Ma i limiti per i No Vax ormai sono stati estesi da oggi a quasi tutta la sfera sociale. A partire dall'ingresso alle attività commerciali consentito solo con green pass rafforzato, così come per cinema, palestre, centri benessere. Ora però è polemica perché le multe ai trasgressori che sono state previste dal decreto vengono giudicate troppo blande.

Troppo poco, secondo medici ed esperti: «L'obbligo vaccinale sopra i 50 anni è una buona notizia, perché riguarda buona parte dei non vaccinati che sono poi quelli che rischiano di più - dice il presidente della federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli - Ma restano da comprendere i meccanismi di applicazione, anche perché la prevista sanzione da 100 euro non mi sembra tale da indurre molti ad adempiere a questo obbligo. Se dobbiamo attenderci una risposta in ragione di questa sanzione, credo che non andiamo da nessuna parte. Il decreto approvato - rileva - è importante perché ha un effetto educativo, ma serve ben altro di una sanzione di 100 euro rispetto a chi decide di non rispettare un obbligo di legge». E il virologo Roberto Burioni attacca: «Dare a chi evade l'obbligo vaccinale una multa una tantum più o meno equivalente a due divieti di sosta rende l'obbligo stesso una grottesca buffonata. Dispiace vederla arrivare da un governo che si credeva serio. Spero di avere capito male». Sulla stessa linea l'infettivologo Matteo Bassetti: «La sanzione prevista per chi non si vaccina è di 100 euro una tantum. Quando l'ho letto non volevo crederci. Al vaccinato con tre dosi che non si metteva mascherina per fare gli acquisti di Natale 400 euro di multa e per chi non si vaccina e affolla i nostri ospedali 100 euro. Davvero ridicolo». Deluso anche il microbiologo Andrea Crisanti: «La multa di 100 euro per i No Vax è un provvedimento di facciata per far contenti i vaccinati. Non serve assolutamente a niente come del resto anche l'obbligo per gli over 50».

E sulle multe si esprime anche Martina Benedetti, l'infermiera toscana divenuta simbolo della prima fase della pandemia dopo aver pubblicato la sua foto con il volto segnato da troppe ore di mascherina: «100 euro, il prezzo della nostra salute. Delle nostre vite. Dei sacrifici che facciamo da due anni, sopratutto noi operatori sanitari (unici, tra l'altro, per cui vige un vero obbligo vaccinale)». Sono «scelte assurde che ricadranno sulle nostre schiene già gravate da due anni di fatica. Tranquilli! Vi faremo tornare a ballare l'estate, a far girare l'economia, a bearvi di riconoscimenti per il lavoro da noi svolto. Definirlo lavoro è ogni giorno sempre più difficile perché è una situazione che ingloba la vita. Mi auguro che i danni alla nostra serenità psicofisica perduta, un giorno, tornino indietro 100 volte tanto. Karma».

Palazzo Chigi chiarisce che la sanzione non è l'unica. Ma ce ne sono tre tipi, oltre ai 100 euro della discordia per gli over 50 che non si vaccinano, è prevista la sospensione dal lavoro, senza retribuzione. Più una sanzione da 600 a 1.500 euro se l'obbligato al vaccino è colto sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato, raddoppiata se la violazione è reiterata.

Più le sanzioni - da 400 a mille euro - per chi accede senza green pass a ristoranti, palestre, treni, autobus, cinema, teatri, stadi.

Commenti