Pier Francesco BorgiaRoma Il mondo della politica si ribella. E tutti a gran voce chiedono che Renzi difenda innanzitutto l'onore dell'Italia e il suo stesso fondamento democratico. Forse il più cauto è proprio Niccolò Ghedini che potrebbe avere un ruolo tutt'altro che secondario. «Faremo tutte le valutazioni e verifiche opportune - spiega il parlamentare di Forza Italia che potrebbe presentare un esposto -, dopodiché decideremo che fare». I suoi colleghi di partito sono scatenati. Brunetta e Romani (i due capigruppo) chiedono una commissione d'inchiesta e un incontro urgente con Marco Minniti, il sottosegretario con la delega ai Servizi segreti. Fabrizio Cicchito (Ncd) plaude alla tempestiva convocazione da parte della Farnesina dell'ambasciatore Usa, mentre lo stesso Renato Brunetta boccia senza riserve la «tiepida» reazione di Renzi. «Se fossi in lui - commenta su Twitter - non starei tanto tranquillo». Nunzia De Girolamo (Fi) si appella direttamente a Mattarella perché difenda le nostre istituzioni democratiche, mentre la collega di partito Deborah Bergamini, mostra «rammarico ma non stupore». «È un'ulteriore conferma che l'ultimo governo scelto dagli italiani sia stato abbattuto senza rispettare le regole della democrazia». «Il premio Nobel per la pace Obama - tuona Anna Maria Bernini - spieghi senza minimizzare. Se pure il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz pone l'accento sulla gravita di una simile policy ai danni dei leader europei, la Ue deve considerarla una vera emergenza». «Scoprire oggi che la Nsa spiava le telefonate tra l'allora presidente del Consiglio e i suoi collaboratori, nonché con i leader di tutto il mondo, fa accapponare la pelle - afferma Daniela Santanchè -. Prima o poi dovrà essere restituito all'Italia e a Berlusconi ciò che è stato tolto». Insomma dietro la caduta di Berlusconi - spiega il leghista Roberto Calderoli - c'è «la manina americana». Alla luce di queste rivelazioni, spiega Osvaldo Napoli (FI) anche l'inchiesta della Procura di Trani, che indagava sulle possibili manipolazioni dello spread per speculazioni finanziarie va letta sotto una nuova luce. E «acquista più credito l'ipotesi che ci fosse dietro un interesse politico». Anche i grillini alzano la voce. «Inaccettabile - conferma Alessandro Di Battista - che il presidente del Consiglio italiano sia stato spiato da un Paese alleato.
Essere alleati degli Usa non significa essere sudditi». «È essenziale a questo punto - gli fa eco la presidente della Camera Laura Boldrini - che l'amministrazione Usa fornisca alle autorità italiane chiarimenti convincenti sull'intera vicenda».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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