Cocaina o psicofarmaci. A 10 anni è già in cura

Il primario conferma solo la dipendenza da benzodiazepine e «l'esposizione» alla droga

Cocaina o psicofarmaci. A 10 anni è già in cura

Appena dieci anni di vita ed una diagnosi terrificante. La bimba sarebbe dipendente dalla cocaina. Ma poi la diagnosi viene smentita. La denuncia era partita dal dottor Antonio Amatulli, primario di psichiatria dell'ospedale di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza dove la piccola è stata ricoverata. Pur non essendo una «consumatrice abituale» di cocaina, aveva spiegato Amatulli, «potrebbe essere stata esposta alla sostanza stupefacente». A quel punto è stata aperta un'inchiesta dai carabinieri, coordinati dalla procura dei minori, che però hanno riscontrato «soltanto» una positività alle benzodiazepine, un potente antidepressivo. La smentita sull'uso della cocaina poi è arrivata dalla stessa azienda sanitaria dove la piccola era stata ricoverata.

Quella bimba, hanno scritto in una nota ufficiale i sanitari «non è stata mai abituale consumatrice di sostanze stupefacenti né tanto meno di sostanze come la cocaina». Allo stesso tempo l'azienda sanitaria conferma «che la bambina ha assunto sostanze di tipo ansiolitico probabilmente come conseguenza di un disagio psichico profondo. Si precisa, tuttavia, che allo stato non si possa né confermare né smentire che la piccola paziente possa aver fatto uso, seppur sporadico, di altre sostanze».

Il caso era esploso dopo che i genitori della piccola si erano rivolti al pronto soccorso di Vimercate spaventati dalle crisi di nervi della figlia e dai suoi comportamenti che da aggressivi erano diventati violenti. Crisi che in un primo momento sono state attribuite all'assunzione di cocaina dallo stesso medico che l'ha curata ma che ora viene parzialmente smentita. La piccola che frequenta la quinta elementare è stata ricoverata nel Dipartimento di Salute Mentale della struttura sanitaria locale di Vimercate guidata da Amatulli. I genitori non sono tossicodipendenti ed erano sconvolti. La bimba però passava molto tempo da sola: sia il padre sia la madre erano sempre impegnati per lavoro. Dunque era priva di qualsiasi controllo. Ora si trova in una comunità di recupero.

Il suo è un caso da chiarire ma non c'è dubbio che la tossicodipendenza negli ultimi anni riguardi persone sempre più giovani, al di sotto della soglia dell'adolescenza 13/14 anni.

Proprio nel giugno scorso il Sert, il servizio per le tossicodipendenze di Monza, aveva lanciato l'allarme segnalando che dal 2016 al 2018 gli assistiti al di sotto dei 24 anni ed in particolare i giovanissimi erano raddoppiati e registravano in particolare un aumento dei minori dipendenti da cocaina ed eroina. Certo è questo è un dato locale ma se si guarda al dato nazionale le cose non cambiano. Gli accessi al pronto soccorso in conseguenza dell'abuso di stupefacenti sono aumentati del 40 per cento in 5 anni.

Nel 2018 i minori che si sono rivolti centri di recupero sono aumentati del 30 per cento. L'età media per il consumo di droga si è abbassata a 14 anni ma già nel 2016 erano stati segnalati casi di avvicinamento alle droghe a 11 anni.

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