Dal terzomondismo, al mercato dei disperati. Dai trattati sui diritti umani, alla tratta di esseri umani. Improvvisamente i missionari del buonismo hanno smesso il saio per indossare la grisaglia del piazzista di carne umana. E i profughi, da uomini, sono divenuti merce da spartirsi. Perché l'accoglienza non è più una disposizione dello spirito, ma una necessità dell'economia.
Dal buonismo all'opportunismo c'è voluto poco e i presupposti di una «tratta» – ovviamente sobria e politicamente corretta – ci sono tutti. La Repubblica di ieri ha spiegato chiaramente la nuova linea: «Lavorano e fanno figli: così i migranti finanziano l'Europa». In poche parole: i profughi ci servono. Non siamo noi che facciamo un favore a loro, sono loro che lo fanno a noi. Siamo nelle loro mani. Il quotidiano di Ezio Mauro ha sdoganato le idee di alcuni economisti che – essendo tali – si occupano di soldi, non di umani. L'era del cattocomunista «c'è posto per tutti» è solo un paravento: dietro c'è solo un'operazione commerciale.
Cala il sipario: i migranti ci servono per pagare le nostre pensioni. E ce ne occorrono tanti, tantissimi. Secondo le stime degli esperti entro il 2060 dobbiamo recuperarne 250 milioni. Per intenderci: la popolazione della Ue si aggira sui 500 milioni di abitanti. Gli europei invecchiano, non figliano e lavorano poco. Quindi bisogna allargare (ipocritamente) le braccia a chiunque si presenti. Se poi in mezzo all'orda si infila un terrorista fa lo stesso. L'importante è che arrivi Ahmed e impari ad aggiustarci il lavandino. Secondo questo ragionamento, dunque, le carestie e le guerre (loro) sono la nostra salvezza. E «menomale» che ci sono quelle, altrimenti qualcuno proporrebbe di «deportarla», questa manovalanza. È il business dell'accoglienza. E, come ci ha insegnato Gordon Gekko in Wall Street: il denaro non dorme mai. Infatti gli scafisti traghettano la loro «merce» disperata anche di notte. L'immigrazione, secondo questi papaveri dell'economia e i loro altoparlanti nostrani, conviene: è un affare.
Sicuramente lo è stata per Buzzi, Carminati e le coop rosse e bianche che ci hanno sguazzato. Un affare per tutti. Tranne che per i cittadini. E per i nuovi schiavi. Ci provino i soloni della sinistra a spiegare alla vecchietta di Tor Pignattara che avere un accampamento sotto casa è un affare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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