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Le comunità arabe contro Salvini: "Temiamo la stretta sugli immigrati"

Il presidente del Co-mai: "Ora temiamo per la stretta sugli immigrati minacciata dalla Lega". E a Padova due uomini appiccano il fuoco all'ingresso di una moschea

Le comunità arabe contro Salvini: "Temiamo la stretta sugli immigrati"

"Non nascondiamo timori per il mondo arabo e musulmano, e per gli africani a seguito del risultato elettorale, specie al Nord dove si è affermata la Lega e alcuni esponenti già cominciano a minacciare una stretta sugli immigrati". Ad esprimere preoccupazione per l’affermazione del partito di Matteo Salvini all’interno della coalizione di centrodestra è Foad Aodi, presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e dell'Associazione Medici d'origine Straniera in Italia (Amsi).

In un’intervista all’Adnkronos il rappresentante delle comunità arabe che vivono sul territorio italiano ha premesso di “rispettare l’esito delle urne”, ma di essere allarmato, al contempo, dalla prospettiva di un eventuale governo guidato da Matteo Salvini. “Il timore sentito maggiormente dagli stranieri che vivono in Italia è quello di essere identificati come cittadini arabi, musulmani, africani e non come cittadini italiani, mettendo così a rischio la buona convivenza che stiamo difendendo con i denti da anni", ha spiegato Aodi. Per il presidente delle Co-mai a penalizzare, invece, la sinistra e in generale “le forze politiche che hanno sempre lavorato per l'integrazione e il dialogo”, è stato il fatto di non aver “parlato a sufficienza di immigrazione” durante la campagna elettorale e di “non aver presentato alcun candidato di origine straniera”.

Intanto sale la tensione a Padova dove, nella notte, due persone incappucciate hanno appiccato il fuoco all’ingresso di un centro culturale islamico della città. Le fiamme, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, sono state notate da una pattuglia dei Carabinieri e subito domate grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco. Le telecamere di sicurezza avrebbero ripreso un uomo con il volto coperto mentre lanciava un fiammifero davanti all’ingresso della sala preghiera.

Una scatola di cartone che sprigionava odore di benzina, inoltre, era stata rinvenuta già nella giornata di sabato proprio davanti al centro culturale “la Saggezza”, frequentato dai musulmani di Padova come una vera e propria moschea.

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