
Rabbia, dolore e giustizia. Con toni e parole diverse, il mondo politico si ritrova dalla stessa parte dopo l'assassino di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso in servizio la scorsa notte nel cuore del quartiere Prati di Roma mentre tentava di bloccare due delinquenti.
Il più duro è Matteo Salvini, ministro dell'Interno, che parla di «caccia all'uomo per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa».
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella invia un messaggio al comandante generale dell'arma dei carabinieri, Giovanni Nistri: «Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei criminali responsabili, desidero esprimere a lei, signor comandante generale, e all'arma dei carabinieri, la mia solidale vicinanza, rinnovando i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori dell'arma a servizio dei cittadini», scrive il Capo dello Stato.
Anche il leader del Movimento dei Cinquestelle, Luigi di Maio, usa toni duri: «È un momento di grande dolore per lo Stato. Se dovessero essere persone non italiane ad aver ucciso il carabiniere spero che il carcere se lo facciano a casa loro e non qui, se sono irregolari non dovevano essere qui, col sistema di rimpatri dobbiamo agire con più forza».
La destra soffia sulla tragedia. «Provo tanta rabbia e profonda tristezza, l'Italia non può più essere il punto di approdo di queste bestie» scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Al dolore si unisce il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: «Mi unisco al dolore di tutti gli italiani per la drammatica scomparsa del vicebrigadiere dei Carabinieri, Mario Cerciello Rega, barbaramente ucciso mentre faceva il suo dovere e garantiva la sicurezza ai cittadini. Sono vicino con affetto alla moglie, ai familiari e all'Arma dei Carabinieri. Il Militare scomparso era un uomo generoso e buono, sempre pronto ad aiutare i più deboli anche quando non era in servizio. Questo rende la sua perdita un dolore ancora più grande. Sono certo che i responsabili di questo gesto crudele saranno assicurati alla giustizia e sconteranno la loro colpa con la severità che meritano. Quello del Carabiniere è un impegno duro, un servizio alla collettività rischioso e purtroppo non sempre rispettato come merita. Ai militari dell'Arma, agli agenti della Polizia di Stato e a tutte le forze dell'ordine vanno assicurati compensi e mezzi adeguati. Continueremo a chiederlo fino a quando non verranno incrementate le risorse del tutto insufficienti sinora a disposizione».
Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e coordinatrice nazionale di Forza Italia, arrivando al Giffoni Film Festival ha commentato i fatti di Roma. «È una giornata molto triste, ho la morte nel cuore per la notizia dell'uccisione del carabiniere Mario Rega Cerciello questa notte a Roma. Non posso che pensare alla sua famiglia, alla sua mamma, alla giovane moglie. Esprimo le mie condoglianze all'Arma e una profonda gratitudine per tutto ciò che fa al servizio dello Stato e delle istituzioni».
La solidarietà
all'Arma arriva anche dal segretario del Pd Nicola Zingaretti mentre per il premier Giuseppe Conte la morte di Mario Cerciello Rega: «È una profonda ferita per lo Stato. Faremo il massimo per assicurare i responsabili alla giustizia».
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