Le consulenze boomerang dell'avvocato Conte

Prima di diventare premier aveva seguito le questioni legali di Aiscat e A4. Il caso Retelit

Le consulenze boomerang dell'avvocato Conte

A volte ritornano. Lo sa bene il premier-avvocato, Giuseppe Conte. Prima Retelit, ora le autostrade. Alcune delle società, o dei casi legali, con cui l'avvocato foggiano ha avuto a che fare prima di diventare capo dell'esecutivo, come consulente, stanno tornando - uno dopo l'altro - nella sua agenda di governo. Ultimo, in ordine di tempo, proprio il caso drammatico che coinvolge in queste ore le autostrade, e i concessionari in particolare. Come ricordato ieri dal sito Lettera 43, l'avvocato Conte, prima di diventare presidente del Consiglio, è stato a lungo consulente legale della Aiscat, l'Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori, e della Serenissima, la A4 Brescia-Padova, delle quali ha difeso gli interessi. Il Conte premier ora però è passato dall'altra parte della barricata. Mettendo in discussione delle concessioni.

Sempre nella sua doppia veste, Conte si è trovato di recente a riaffrontare un altro dossier di sua conoscenza. E lo ha fatto passando in pochissimo tempo dalle parole (un parere legale), ai fatti (una potenziale pesante multa). Il caso è quello di Retelit, un gruppo che gestisce cavi in fibra ottica per oltre 12500 chilometri di linee, e che - la scorsa primavera - è stata oggetto di una battaglia tra soci in assemblea. Due squadre per due liste: la prima sostenuta dai libici di Bousval (Lybian post) e dai tedeschi di Axxion e l'altra (Fiber4.0) guidata dal finanziere, Raffaele Mincione.

A imporsi è stata la prima lista, ma destino vuole che, per la seconda squadra, fosse stato arruolato niente meno che l'avvocato Giuseppe Conte che, poche settimane dopo sarebbe diventato premier. Conte è stato chiamato in causa da Mincione per dare un parere legale sull'eventuale violazione degli obblighi stabiliti dal Golden Power. Nella battaglia a colpi di consulenze, Conte ha stilato il parere supportando le ragioni di Fiber 4.0 e avvertendo del fatto che il governo avrebbe potuto sanzionare la società. Detto, fatto. Diventato premier, l'avvocato Conte dopo aver esercitato il Golden Power, ora ha fatto partire l'iter per sanzionare per 500 mila euro la società. Retelit ha dato mandato ai propri legali di fare ricorso contro il provvedimento rassicurando i mercati che nulla cambierà della propria strategia aziendale. Una rassicurazione dovuta visto che Retelit è quotata in Borsa e da quando è esplosa la vicenda, è passata dalla soglia dei 2 euro, sotto 1,4 euro. Una pessima notizia per entrambi i soci, «team Mincione» compreso che ha in carico le azioni a 1,75 euro. Retelit e autostrade a parte, di quali altri dossier si è occupato Conte prima di diventare premier? Una sorta di legge di Murphy che potremmo ribattezzare «legge di Conte» impone una verifica.

Al momento nei radar delle cronache figurano l'affarista Giuseppe Saggese (in attesa di giudizio dopo l'arresto) e le società della famiglia pugliese Marseglia: oleifici, ma anche alberghi, centri turistici, immobili di pregio.

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