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Consultazioni, il Pd "offeso": "Noi esclusi, ora governino gli altri"

Dopo le consultazioni "istituzionali" e i gruppi parlamentari più piccoli, Mattarella incontra Pd, Forza Italia, Lega e M5S

Consultazioni, il Pd "offeso": "Noi esclusi, ora governino gli altri"

Dopo gli incontri "istituzionali" e i gruppi parlamentari più piccoli, Sergio Mattarella incontra i big per il primo giro di consultazioni per la formazione del governo.

Si inizia con il Partito democratico, la cui delegazione è formata dai capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio, dal segretario reggente Maurizio Martina e dal presidente Matteo Orfini. "L'esito elettorale negativo non ci consente di formulare ipotesi di governo che ci riguardano", ha ribadito Martina, lasciando la palla a centrodestra e M5S: "Abbiamo segnalato come l'avvio della legislatura abbia fatto emergere una potenziale maggioranza. Sono scelte che non hanno previsto un nostro coinvolgimento, non sono state fatte casualmente dalle forze che hanno deciso di compire alcuni fatti, scelte di natura politica. Per noi si tratta di capire ora se queste scelte coerentemente se sono in grado di avanzare un'ipotesi di governo praticabile, lo dicano chiaramente e si facciano carico di una responsabilità di governo. Avvertiamo invece un atteggiamento figlio di un secondo tempo della campagna elettorale e diciamo a queste forze che il tempo della campagna elettorale è finito. Farebbero bene a tornare con i piedi per terra, specie rispetto alle proposte che sentiamo unire tutto e il contario di tutto".

Il Pd suggerisce però l'agenda del prossimo governo: lavoro, lotta alla povertà, "il controllo della finanza pubblica", la gestione del fenomeno migratorio con "interventi precisi e non soluzioni propagandistiche".

Senza dimenticare la "conferma del quadro di alleanze internazionali" e il rilancio dell'impegno europeista del Paese.

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