Coronavirus

"Da Conte il colpo finale": i commercianti in strada contro nuovo lockdown

Flash mob all'Eur contro le misure anti Covid che danno un colpo di scure all'economia: "I ristori? Tentano di svuotare il mare con un secchiello"

"Da Conte il colpo finale": i commercianti in strada contro nuovo lockdown

Un colpo di scure all’economia arriva dalle misure anti Covid anche su Roma. Le chiusure alle 18 stanno penalizzando commercianti e ristoratori che ora scendono sul piede di guerra. Per questo i rappresentanti del IX municipio di Roma sono scesi in piazza, questa mattina all’obelisco dell’Eur, per un flash mob di protesta.

“Le conseguenze del primo lockdown - spiegano - sono state disastrose su questo municipio, come su tutta Roma e tutto il Paese. I ristoratori che hanno adeguato i locali alle misure di sicurezza e bar, centri estetici, palestre, barbieri e parrucchieri a spese proprie e senza alcun ristoro da parte del governo, ora si trovano in difficoltà. Peraltro, attività commerciali a cui sono continuate a decorrere scadenze fiscali, bollette per le utenze, affitti, pagamenti dei fornitori e pagamenti dei dipendenti”. Eloisa Fanuli del coordinamento del IX municipio chiarisce: “Sicuramente questo secondo lockdown, che Conte vuole far credere sia un lockdown soft e indolore, è il colpo finale per milioni di attività commerciali. Pensiamo al nostro municipio dove la gran parte dei ristoratori e delle attività di somministrazione era portata avanti dalle persone impiegate nella pubblica amministrazione o nelle attività commerciali che nella pausa pranzo riempivano i locali, mentre adesso la maggioranza lavora in smart working e i negozi si sono visti costretti a mettere forzatamente in cassa integrazione - prosegue - i dipendenti se non addirittura a licenziare il personal”.

Per non parlare della chiusure delle attività alle 18, cosa che ovviamente impone alle stesse di abbassare le serrande ben prima, in una roulette russa che rischia di mandare in seria crisi l’economia dell’intera Capitale.

“Il governo - tiene a dire Fanuli - parla e ama parlare di potenza di fuoco, di milioni di euro stanziati a favore delle imprese e sostegni economici per i lavoratori, ma di fatto né imprese né lavoratori hanno ad oggi visto un euro”. E prosegue: “Adesso nuovamente a parole il governo ha promesso ‘ristori’ alle attività commerciali più penalizzate dalla chiusura, ma precisiamo che se mai dovessero arrivare questi tanto decantati "ristori" la cifra si aggirerebbe intorno ai 3/4mila euro, praticamente come tentare di svuotare il mare con un secchiello”.

Come municipio hanno raccolto e continueranno a raccogliere giornalmente le istanze e le preoccupazioni sempre crescenti di tutte le attività economiche, produttive e commerciali del territorio.

“Come sin da marzo - specifica Fanuli - ci siamo fatti carico di assistere le numerosissime famiglie italiane in difficoltà economiche, garantendo settimanalmente un pacco alimentare di generi di prima necessità e integrando, garantendo e provvedendo in caso di minori presenti anche alle loro primarie necessità”. E ancora: “Se siamo riusciti ad aiutare oltre 500 famiglie in difficoltà economiche durante il primo lockdown, abbiamo lanciato e stiamo portando avanti un progetto di aiuto ‘Adotta una famiglia in difficoltà’ venendo incontro alle esigenze primarie di ragazze madri, disabili, disoccupati e famiglie in serie difficoltà economiche. Parallelamente stiamo dando inizio ad una attività di assistenza e consulenza legale, per la
sicurezza , finanziaria, tributaria gratuita e sul territorio”.

I cittadini potranno presto andarli a trovare per fornire con esperti professionisti del settore, risposte e aiuti concreti per le loro esigenze.

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