La Corea del Nord starebbe portando avanti il proprio programma missilistico, con 16 basi segrete individuate da satelliti commerciali. Lo scrive il «New York Times», facendo riferimento alle informazioni contenute nello studio appena pubblicato dal programma Beyond Parallel del «Center for Strategic and International Studies», uno dei maggiori think tank di Washington. Secondo il quotidiano le immagini satellitari dimostrano che Pyongyang ha iniziato a smantellare un rilevante sito di lancio, senza però completare l'opera, e portando inoltre avanti i lavori per ampliare una dozzina abbondante di altri siti, dai quali sarebbe possibile lanciare missili convenzionali e missili con testate nucleari. In totale la Corea del Nord potrebbe contare su un numero compreso tra le tredici e le venti basi missilistiche non dichiarate. Il quadro, dunque, appare nettamente diverso da quello a cui ha fatto ripetutamente riferimento il presidente statunitense Donald Trump, convinto di aver indirizzato il regime nordcoreano di Kim Jong-un verso la denuclearizzazione.
Secondo Kim Pyongyang ha interrotto da quasi un anno i test missilistici: l'ultimo risale al 29 novembre 2017, quando è stato testato lo Hwasong-15, in grado di colpire l'intero territorio statunitense con una testata nucleare.
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