Costalli lancia l'appello: i cattolici-liberali facciano rete

Costalli lancia l'appello: i cattolici-liberali facciano rete

Senigallia (An) - A 25 anni dalla fine della Dc e dalla diaspora dei cattolici, l'antipolitica cerca di abbattere le distinzioni tra destra e sinistra e di rendere negoziabili i valori, ma nel mondo di centro si cerca di riorganizzarsi per contrastare la cultura radical-laicista.

Alla chiusura della 3 giorni del Movimento Cristiano Lavoratori nelle Marche, il presidente Carlo Costalli lancia l'appello per «creare una piattaforma politica per tutti coloro che hanno idee liberali, popolari, cattoliche e riformiste, ripartendo dalla valorizzazione dei corpi intermedi, centrali per garantire la democrazia».

Il governo Conte bis, dice, «lo giudicheremo sui fatti, ma i primi segnali preoccupano», e c'è sorpresa verso chi nel mondo cattolico applaude la maggioranza Pd-M5S-Leu «prima ancora di leggere il programma e conoscere i ministri, da associazioni come le Acli ad alcuni editorialisti di Avvenire». Per Costalli, «serve oggi l'impegno dei cattolici in politica, quelli liberi ed autonomi e non prostrati al nuovo governo. Noi non pensiamo ad un partito ma possiamo sostenere forze vitali del Paese».

La polemica fa emergere le divisioni tra gli stessi cattolici, ma Mcl si colloca con chiarezza vicino a Forza Italia. «La nostra area - dice il presidente - resta quella del Ppe e del centrodestra e dobbiamo tenere conto di quello che c'è, in questa area, in Italia, sapendo però che non è sufficiente». Il movimento cerca competenza e autorevolezza nei singoli e punta sulle liste civiche, quelle che Silvio Berlusconi vorrebbe aggregare nell'Altra Italia, contestando l'espansione della sinistra sul suo stesso terreno. «In questo periodo intermedio, davanti alle macerie della politica e alla crisi dei partiti lavoriamo sul civismo - dice Costalli - e facciamo un passo in avanti, passando dai Comuni alle Regioni. Annunciamo la candidatura alla presidenza della Regione Campania alle prossime regionali, di Severino Nappi, ordinario di Diritto del lavoro ed ex assessore regionale al Lavoro».

Nappi è uno dei relatori del congresso, con l'europarlamentare azzurro Massimiliano Salini e ringrazia Mcl: «Le forze sane devono scendere in campo - spiega - per fare rete e per ridare dignità al Paese, contro questo governo funambolico che, con contraddizione e ipocrisia, dopo tante false riforme sul lavoro ora parla di ridurre il cuneo fiscale e al tempo stesso di fissare il salario minimo».

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