Londra Un quinto delle università britanniche spendono migliaia di sterline ogni anno per pagare degli agenti che proteggano gli studenti dalla criminalità comune. Secondo quanto rivelato ieri dal quotidiano Times sono ben 27 gli atenei che hanno deciso di contribuire al budget delle forze di polizia in cambio di controlli più accurati e costanti all'interno dei campus, divenuti facile target di ladri, spacciatori e predatori sessuali.
Negli ultimi tre anni sono stati spesi oltre due milioni di sterline per garantire maggiore sicurezza agli studenti e per l'anno prossimo la spesa prevista è di un milione e duecentomila sterline. La sola università di Northampton ha stanziato 775mila sterline per finanziare nel prossimo triennio un sergente e cinque agenti di pattuglia nel suo nuovo campus. L'ateneo ha dichiarato di voler sussidiare questo progetto, «in un momento in cui I fondi a favore della polizia vengono ridotti» in modo da aumentare in questo modo la presenza delle forze dell'ordine in città.
Va sottolineato che gli agenti non sono dipendenti degli atenei come qualcuno potrebbe pensare, ma rimangono dipendenti statali. Le università contribuiscono al loro salario in cambio di servizi riservati agli studenti del campus o a progetti più ampi. Negli ultimi tempi infatti I campus universitari si sono rivelati un facile obiettivo per la piccola criminalità. Gli studenti vivono insieme in alloggi piccoli e spesso assai poco controllati, la gente va e viene, tutti possiedono laptop e computer, facili da rubare. Lo spaccio di droga è in costante aumento così come le aggressioni di natura sessuale.
Quattro delle università che contribuiscono maggiormente al finanziamento della polizia si trovano nelle dieci aree più colpite dal crimine. Tuttavia l'impiego di agenti extra negli atenei significa una diminuzione della loro presenza nell'ambito di altre comunità cittadine e questo fatto spesso crea forti tensioni tra la città e le strutture della cintura periferica. Dal 2010 il budget delle forze di polizia è stato tagliato del 19 per cento , una situazione più volte denunciata dalle autorità locali in costante difficoltà.
«Gli atenei stanno comportandosi da bravi cittadini ha commentato Nick Hillman, direttore dell' Higher Education Policy Institute ma farle pagare per tenere al sicuro gli studenti non può essere una panacea permanente. I ragazzi inizieranno a chiedersi perché le loro tasse d'iscrizione servono in parte a finanziare un servizio che dovrebbe essere pagato dalla tassazione generale».
«La cosa più sorprendente ha commentato John Apter della Federazione della Polizia di Inghilterra e Galles è che il governo continua a ignorare quello che è sotto gli occhi di tutti e cioè che non abbiamo abbastanza agenti».
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