Guerra in Ucraina

"La crisi energetica creerà 150mila posti di lavoro"

Rasizza: "Nei prossimi tre, quattro anni serviranno nuove figure nel settore delle rinnovabili"

"La crisi energetica creerà 150mila posti di lavoro"

«Il momentum è senza dubbio quello delle energie alternative. Ma servono figure professionali specializzate, non solo nel settore stesso delle rinnovabili, ma anche nelle attività correlate». Rosario Rasizza, presidente Assosomm, Associazione italiana delle agenzie per il lavoro, non ha dubbi: «Una spinta ad attivare le filiere produttive considerabili di adattamento al tempo di guerra - prima fra tutte la filiera dell'efficientamento energetico - potrebbe essere di necessario stimolo al sistema Paese», dice al Giornale. I dati dell'indagine che Assosom ha commissionato nei giorni scorsi al Censis lo evidenziano. Eventi drammatici come la pandemia prima e la guerra ora, oltre alla crisi, producono anche delle reazioni sul mercato del lavoro. Nei prossimi tre, quattro anni si aprirà uno scenario che potrebbe offrire oltre 150mila nuovi posti di lavoro. «Occorre però attivarsi rapidamente affinché nel settore delle energie rinnovabili domanda e offerta di lavoro si incontrino», si legge nel report.

Tra le figure professionali più ricercate nell'immediato futuro ci sono, nel settore fotovoltaico, il tecnico esperto e designer in sistemi fotovoltaici e celle fotovoltaiche, il tecnico manifatturiero di scaldabagni solari ma serviranno anche elettricisti specializzati, tecnici installatori e consulenti vendite di impianti fotovoltaici ed eolici, settore in cui le figure più richieste saranno il tecnico meccanico ed elettronico, il designer delle turbine eoliche, l'installatore e il macchinista di generazione eolica, i lavoratori di lastre di metallo delle turbine eoliche. Ci sono poi figure legate al risparmio energetico, primi fra tutti i manutentori e gli installatori di impianti per il riscaldamento e il condizionamento a bassi consumi e professionisti con competenze trasversali che troveranno facilmente lavoro: manager per le energie rinnovabili, geometri ambientali, tecnici ecologi, geochimici, assicuratori ambientali, esperti giuridico-commerciali di energia rinnovabili, manager della programmazione energetica e operatori di centrale elettrica. Figure, queste, che le Agenzie per il Lavoro hanno già disponibili. Oggi i lavoratori in somministrazione rappresentano il 16,5% di tutti gli occupati a tempo determinato, 2 anni fa erano il 14%. E i margini di crescita sono incoraggianti. Nel 2021 gli occupati in somministrazione sono arrivati ad essere 500.000.

«Ma è ora che si smetta di procedere per bonus e sussidi - conclude Rasizza - serve una riforma del sistema lavoro che smetta di considerare il lavoro tassabile come se fosse un bene di lusso».

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