Dai sondaggi al tesseramento ​così le banche affossano Renzi e il Pd

Non c'è pace per il Pd. Ancora una volta, la quarta nell'ultimo mese e mezzo stando alla Supermedia settimanale elaborata da YouTrend per Agi, il partito guidato da Matteo Renzi fa registrare il peggior dato dell'anno, attestandosi al 24,1%. "Qua non si tratta di banche o di Boschi - avrebbe detto Matteo Renzi durante una riunione nella sede del Pd - l'obiettivo sono io. Ma di cosa parliamo?". Per le mani ha sondaggi drammatici. Il peggiore è quello di Alessandra Ghisleri che dà il Pd al 23,7%. "Che possiamo fare - avrebbe chiesto ai suoi - come se ne esce?". Ma ormai si trova in un vicolo cieco.

Adesso Maria Elena Boschi è accerchiata. E con lei, pur rimanendo al suo fianco senza se e senza ma, anche Renzi. Anche questa settimana, secondo un report dell'agenzia Agi, non si può non cogliere il nesso il crollo del Pd nei sondaggi e le rivelazioni che, giorno dopo giorno, stanno uscendo dall'inchiesta sul fallimento di Banca Etruria. Renzi e Matteo Orfini difendono la scelta di aver voluto istituire questa commissione (e di farne partire i lavori a pochi mesi dalla fine della legislatura) perché utile a fare chiarezza sulle responsabilità sulle vicende che hanno riguardato la solidità di molti istituti di credito. Eppure, già nel 2006, era stata un'infelice intercettazione dell'allora segretario dei Ds, Piero Fassino, a dominare l'agenda mediatica a pochi mesi dalle elezioni.La stessa storia si era ripetuta nel 2013 con il crack del Monte dei Paschi di Siena che ha avuto un ruolo determinante nel deludente risultato ottenuto da Pier Luigi Bersani poche settimane dopo l'esplosione dello scandalo. "Ci stanno massacrando - avrebbe detto il ministro allo Sport, Luca Lotti - così non reggiamo".

"Speriamo che la legislatura si chiuda al più presto così da mettere fine a questo stillicidio in commissione Banche - confida un deputato - altrimenti altro che 40%... nemmeno il 20 prendiamo". Non sono pochi quanti, tra i dem, cominciano a sperare che la Boschi non si ricandidi "per mettere il partito al riparo". Ma i mal di pancia non si riflettono soltanto sui sondaggi. Anche i primi dati top secret del tesseramento 2017, pubblicati in esclusiva da Repubblica, sono drammatici. Secondo il capo dell'organizzazione Andrea Rossi, i dati sarebbero ben al di sotto dei centomila iscritti. "La campagna non è ancora conclusa, ma superare di poco le novantamila tessere non lascia sereno il vertice renziano - si legge - soltanto l'anno prima si era andati oltre la soglia dei quattrocentomila. Per questo, si pensa di prolungare di parecchi mesi il tesseramento". Non va meglio all'estero.

Secondo un'inchiesta dell'Huffington Post, anche i dirigenti locali dei circoli dem in Europa stanno dando il ben servito a Renzi. "Questo Pd - hanno scritto in una recente lettera indirizzata al segretario - non è più casa nostra".