D'Alema difende Mattarella: "Anche a me Scalfaro cambiò i ministri"

L'ex presidente del Consiglio analizza la situazione politica e affonda sui Cinque Stelle: "Sono subalterni alla Lega, ora sono un'appendice"

D'Alema difende Mattarella: "Anche a me Scalfaro cambiò i ministri"

"Un'aggressione volgare, violenta e completamente pretestuosa": così, senza mezzi termini, Massimo D'Alema definisce la richiesta di impeachment nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli attacchi giunti al Quirinale da più forze politiche.

Intervenendo oggi a 24 Mattino su Radio24 con Luca Telese e Oscar Giannino, l'ex premier ha espresso solidarietà al Capo dello Stato, che secondo lui è "vittima di un comportamento eversivo e di un atteggiamento che è pericoloso per il Paese e per tutti i cittadini, èerché quando qualcuno pensa di comandare violando le regole, è una minaccia per tutti.

Quindi, con lucida spietatezza D'Alema nega che via alcun complotto contro il "governo del cambiamento", ricordando che anche all'epoca della sua esperienza a Palazzo Chigi l'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro lo costrinse a cambiare la squadra di governo. "Tutti i presidenti del Consiglio hanno dovuto discutere con i presidenti della Repubblica e anche cambiare - spiega - La prima volta accadde anche a me con Scalfaro. Questa è la norma", racconta pur senza fare nomi e cognomi.

Il fendente al M5s: "Appendice della destra"

Quindi lancia un attacco frontale al MoVimento Cinque Stelle, che secondo lui è stato imbrigliato dalla Lega. "Il Cinque Stelle, dopo aver teorizzato che non c'era più la destra e la sinistra, è diventato un'appendice della destra. Salvini li ha imbrogliati. Salvini ha costruito la mina che avrebbe fatto saltare il governo. Lo ha fatto consapevolmente, parliamoci chiaro. Non è mica uno sprovveduto, a differenza di Di Maio", conclude.

"Ricostruire la sinistra ma senza Renzi"

Infine un'analisi, per la verità piuttosto desolata, sullo stato di salute della sinistra: " Penso che il punto di partenza sia quello di ricostruire

un'alleanza progressista, di ricostruire l'unità della sinistra e delle forze che hanno dato vita nel corso dell'esperienza italiana all'esperienza dell'Ulivo e del centrosinistra." Di Matteo Renzi, però, non vuole più sentire parlare.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica