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"Danni enormi al patrimonio artistico"

A Ravenna salvi i mosaici, si sbriciola il muro all'abbazia di Cesena

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A Ravenna sono stati sacrificati i campi per salvare la città e il patrimonio culturale che custodisce. In primis i mosaici bizantini, la tomba di Dante Alighieri, il mausoleo di Teodorico. Una scelta dura ma necessaria. Per far defluire l'acqua fuori dal centro storico, sono stati rotti gli argini e creati muri di sabbia. E in qualche modo è andata bene. Ma i danni ai tesori del passato sono ingenti e non ancora del tutto chiari.

Per questo ieri mattina al Ministero della cultura si è tenuto un vertice operativo dei direttori generali del dicastero, dedicato all'emergenza maltempo in Emilia Romagna, promosso dal Ministro Gennaro Sangiuliano, alla presenza del Sottosegretario Lucia Borgonzoni e del Generale di Brigata Vincenzo Molinese, comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. In collegamento da remoto, tra gli altri, sono intervenuti i soprintendenti dell'Emilia Romagna e l'assessore regionale alla cultura, Mauro Felicori. «Ora è il momento di occuparsi delle persone, di esprimere cordoglio per le vittime e assistere fattivamente chi ha perso la casa. Tuttavia, i funzionari del Ministero sul territorio ci segnalano danni ingenti al patrimonio artistico e culturale. In alcuni casi estremamente gravi come al teatro di Lugo, a Faenza e Forlì. Ci sono, poi, gli archivi e le biblioteche dove l'acqua minaccia l'integrità delle raccolte. Inoltre, tramite la Direzione generale Spettacolo stiamo verificando le esigenze e le problematicità delle realtà del settore. Fatta una prima generica stima dei danni, concerteremo un piano di interventi» ha dichiarato il ministro Sangiuliano.

La macchina per salvare anche il patrimonio artistico si è mossa appena possibile: i Carabinieri hanno iniziato effettuare i primi sopralluoghi. Sono in contatto con i sindaci per sapere, una volta messe in salvo le persone, quando si potrà cominciare a lavorare sulla messa in sicurezza e sul recupero dei beni culturali. Per oggi sono programmati i primi interventi. «Io sarò prima a Bologna dove incontrerò i soprintendenti per poi recarmi a Forlì per verificare insieme al primo cittadino i danni di cui ci ha informato» spiega il ministro. Dopo questa prima fase si passerà a quantificare i danni. La situazione più preoccupante sembra essere a Cesena, dove si temono ulteriori danni dovuti alle frane all'Abbazia di Santa Maria del Monte: in parte è già crollato il muro di cinta, mentre sono state registrate infiltrazioni significative al tetto della Biblioteca Malatestiana.

Il Museo Carlo Zauli di Faenza è stato duramente colpito: il fango ha invaso il cortile e la sala forni di quello che fu il laboratorio del grande maestro della ceramica.

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