Danno fuoco a un 80enne «per gioco»

L'anziano era stato preso di mira da tempo. Il branco ha le ore contate

Valentina Raffa

Scene da Arancia meccanica a Siracusa. E il fruttivendolo in pensione Giuseppe Scarso, 80 anni, da una settimana lotta tra la vita e la morte seguito costantemente dai chirurghi del Centro grandi ustioni dell'ospedale «Cannizzaro» di Catania, dove è ricoverato nel reparto di Rianimazione. A ridurlo in fin di vita è stato un gruppo di ragazzi, un branco, che da giorni perseguitava don Pippo, come lo chiamava chi lo conosceva. Lui, un «uomo buono e generoso lo definiscono i vicini con qualche problema fisico e mentale». Si raccomandavano a lui per innaffiare le piante quando partivano per le vacanze perché era affidabile. E lui spesso dispensava frutta e verdura in segno di amicizia. Don Pippo, che viveva solo da 15 anni dopo la morte dell'anziana madre, aveva cercato di difendersi come poteva da quei ragazzi, dai loro insulti, dal lancio di pietre contro di lui quando si spostava in bicicletta, dalle uova scagliate contro la sua abitazione, dalle minacce. E aveva persino fatto montare una telecamera finta dinanzi alla sua casa in via Servi di Maria. Qui, barricato dietro un portone in ferro, si sentiva al sicuro. Ma il branco diventava sempre più aggressivo e presto è passato dalla minaccia di dargli fuoco alle vie di fatto. È sabato sera. Quattro ragazzi si fermano coi loro scooter ad un distributore di benzina della città. L'avrebbero utilizzata di lì a poco per passare il tempo non in scooter facendo i giri per un sabato alternativo, ma per appiccare il fuoco al povero don Pippo. Risoluti, hanno fatto irruzione nella sua abitazione e lo hanno pestato violentemente a sangue procurandogli importanti lesioni. Poi, senza alcuna pietà, gli hanno versato addosso il liquido infiammabile, hanno appiccato il fuoco e sono andati via. Qualcuno dei vicini dice di avere sentito un urlo anomalo, ma nessuno poteva presagire la tragedia che si stava consumando nella casa di don Pippo. Poi, resisi conto di quanto accadeva, è scattata immediata la telefonata al 118. L'uomo versa in condizioni gravissime. Ha ustioni sul 40% del corpo. Il fuoco gli ha ustionato il viso, il collo, le spalle, il dorso e gli arti superiori. L'ottantenne ha riportato anche lesioni polmonari a causa del cruento pestaggio. È tenuto in coma farmacologico. La prognosi è riservata. A Siracusa è caccia al branco che avrebbe le ore contate. La Squadra mobile è già sulle tracce di quattro ragazzi, verosimilmente ventenni, che probabilmente risiedono nel rione popolare di Grottasanta dove ha casa don Pippo e in altri quartieri nella zona nord di Siracusa. I quattro giovani sono stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza mentre si fermano al distributore di benzina e riempiono la tanica di carburante.

Non sembrerebbe esserci alcun movente nell'insano gesto, se non un crescendo di violenza nel gruppo di giovani e una sorta di «gioco» orrendo e atroce. Il procuratore di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, ha aperto un'inchiesta per tentato omicidio.

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