Politica

"Dateci i dati", "Sceneggiata imbarazzante". La guerra che logora Conte

Tempo scaduto per l'Associazione Rousseau: il Movimento 5 Stelle ha inviato i legali nella sede milanese per pretendere i dati degli iscritti

"Dateci i dati", "Sceneggiata imbarazzante". La guerra che logora Conte

È guerra aperta tra il Movimento 5 Stelle e la piattaforma Rousseau. Dopo cinque giorni è scaduto l'ultimatum di Vito Crimi a Casaleggio e così gli avvocati del partito si sono presentati nella sede milanese della società che fin dall'inizio ha gestito i dati degli iscritti al M5S. La richiesta di Vito Crimi era molto chiara: vogliamo gli elenchi ufficiali. Va da sé che Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, abbia opposto resistenza e così anche questa visita si è risolta con un nulla di fatto.

Il Movimento 5 Stelle non si vuole arrendere e così ha fatto sapere di aver fatto ricorso anche al Garante per la privacy in modo tale che l'anagrafica completa degli iscritti entri in possesso dei vertici del partito e non resti nelle mani di un'azienda che, al momento, è completamente estranea. Senza quella lista, Giuseppe Conte non può rifondare il Movimento 5 Stelle come chiesto da Beppe Grillo ed è impensabile recuperare in poche settimane decine di migliaia di nomi di persone che fin dai primi anni Duemila si sono iscritte sulla piattaforma Rousseau.

Finché non ci sarà il voto della base, passaggio fondamentale per l'intero sistema del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte non potrà insediarsi come capo politico. Pertanto tutto è ora sospeso in attesa di un risvolto che, però, pare non essere destinato ad arrivare in tempi brevi.

"Il Movimento 5 stelle la scorsa settimana ha ordinato, in conformità alla legge, all’Associazione Rousseau, responsabile del trattamento dei dati, di restituire al M5s i dati relativi agli iscritti del Movimento, diffidandola dal continuare ad utilizzarli, indicando il termine di 5 giorni per organizzarsi e provvedere alla restituzione", si legge sul profilo Facebook. "Oggi, decorso tale termine e previa ulteriore comunicazione di conferma, i nostri esperti informatici e periti forensi si sono recati presso gli uffici dell’associazione Rousseau per ricevere i dati in consegna. Purtroppo, l’Associazione Rousseau, non ha provveduto alla consegna e ciò è oggettivamente grave e palesemente illegittimo", prosegue il post.

Tramite Enrica Sabatini, Rousseau oggi ha replicato: "Ogni iscritto può esercitare il diritto alla portabilità dei dati (ex art. 20 Gdpr) e richiedere il trasferimento ad altro Titolare, tra cui ad esempio Associazione Rousseau". La socia di Rousseau, quindi, ha prosegito: "La preoccupazione di vedere violati i propri diritti, ha spinto tantissimi a rivolgersi a noi per essere tutelati: ci hanno chiesto di non consentire il trasferimento dei propri dati a persone non legittimate e, dall’altra, in meno di 20 giorni oltre mille persone hanno deciso di disiscriversi dal M5s e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi".

Enrica Sabatini, quindi, ha concluso: "L’elenco degli iscritti non è un tesoretto, né un pacco postale, né una proprietà per sentirsi i padroni. Gli iscritti sono cittadini attivi che hanno deciso di essere protagonisti della vita politica e verso i quali sentiamo, da sempre, una profonda responsabilità".

In serata è arrivato un comunicato stampa del Movimento 5 Stelle. "Si precisa che oggi pomeriggio si è verificata una imbarazzante 'sceneggiata' messa in atto da parte dell’ex reggente Vito Crimi insieme al Tesoriere Claudio Cominardi che hanno inviato tre persone presso la sede dell’Associazione Rousseau per 'requisire' i dati degli iscritti del MoVimento 5 Stelle", si legge nella nota. Da Rousseau poi precisano: "A suonare il campanello i tre emissari avranno trovato ad attenderli un ufficio vuoto dal momento che, come risaputo, i dipendenti di Rousseau sono in cassa integrazione a causa proprio di due decisioni di Vito Crimi - e di chi ha agito al suo fianco - ossia di sospendere il pagamento dei servizi che vengono erogati dall’Associazione Rousseau al MoVimento 5 Stelle e di non procedere neanche al pagamento del pregresso ed ingente debito che il MoVimento ha nei confronti dell’Associazione Rousseau".

Da Rousseau, quindi, definiscono una "forzatura inaccettabile da qualunque punto di vista tanto giuridico quanto etico" il blitz nella sede. "I dati degli iscritti del MoVimento 5 Stelle non corrispondono ad una risma di fogli o un pacco postale che un gruppo di persone può venire a ritirare dalla sera alla mattina con procedure superficiali e non costruite con tempi e professionalità sufficienti", prosegue la nota. Quindi, l'Associazione sottolinea che "questa richiesta si basa su un presupposto che deve essere ancora chiarito ossia quale sia la persona legittimata alla rappresentanza legale ed all’amministrazione del MoVimento 5 Stelle, essendo pervenute da parte di 2 persone differenti".

Quindi, il comunicato stampa dell'Associazione Rousseau conclude: "Ancora una volta, siamo costretti a ribadire la nostra piena disponibilità, ma solo nel perimetro del rispetto della legge, della democrazia interna e della tutela degli iscritti".

Commenti