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Davide fa Gianroberto. Ma la lettera al Corriere è solo lo spot al suo evento

Davide Casaleggio prova (invano) a uscire dall'ombra di Grillo e del padre, morto quasi un anno fa. Ma dietro la lettera c'è solo la pubblicità all'evento del M5S

Davide fa Gianroberto. Ma la lettera al Corriere è solo lo spot al suo evento

È passato quasi un anno dalla morte di Gianroberto Casaleggio. Un anno in cui il Movimento Cinque Stelle ha dovuto fare i conti con la perdita del suo guru e di un asse portante della filosofia pentastellata.

E dopo un anno sostanzialmente all'ombra di Beppe Grillo, sembra sia arrivato il momento che Davide Casaleggio esca allo scoperto. Lo fa con una lettera al Corriere in cui vuole imporsi - o almeno ci prova - come nuovo ideologo, sulle orme del padre.

Ritroviamo quindi le tinte fosche a cui ci aveva abituato Gianroberto, il futuro dominato dalle macchine, la tecnologia che prende il sopravvento sull'uomo. Lo spunto è il programma Watson di Ibm, "l’avanguardia dell’intelligenza artificiale, capace di rispondere alle nostre domande facendo connessioni di idee che per un uomo sono assolutamente impensabili".

"Nel giro di dieci anni faremo un salto tecnologico incomparabile rispetto a quello fatto in tutto il secolo scorso", scrive Casaleggio jr, "La velocità con cui si sta evolvendo la tecnologia è impressionante: il problema per la società è proprio questo. Non abbiamo mai dovuto affrontare uno stravolgimento cosi repentino e massiccio. Lo shock più forte sarà nel mondo del lavoro. Avremo milioni di disoccupati in tutto il mondo perché ci saranno software e robot intelligenti molto più efficienti. Certo: ci saranno nuove esigenze, nuove competenze saranno richieste, ma un’intera generazione di lavoratori rischia di essere esclusa da un giorno all’altro perché non saranno più necessari e non potranno riadattarsi, nel giro di così poco tempo, per le nuove mansioni di cui ci sarà bisogno".

In questo caso - e a differenza delle inquietanti teorie di Gianroberto - lo scenario prospettato è cupo, ma resta un'opportunita: "Capire il futuro serve per inventare il futuro che vogliamo", spiega, "Se alcune condizioni sono determinate dall’evolversi della tecnologia, la decisione su come reagire, come posizionarci o come adeguarci spetta solo a noi".

Ma a cosa serve questo "pistolotto"? Il vero intento è un altro: sponsorizzare l'evento organizzato proprio da Davide Casaleggio in memoria del padre. Metà della lettera contiene i dettagli: dove, come, quando. E soprattutto con chi: Fabio Vaccarono, Paolo Nespoli, Gianluigi Nuzzi, Enrico Mentana, Marco Travaglio. Il nuovo "pantheon" dei Cinque Stelle di cui avevamo parlato già qualche giorno fa.

Certo, nella lettera non manca anche la politica: "Il MoVimento 5 Stelle è attualmente l’unica forza politica italiana che si preoccupa di programmare l’attività di governo che proporrà agli elettori alle prossime politiche ed è l’unica forza politica al mondo a farlo in modo partecipato in Rete, consentendo a ogni singolo iscritto di contare e dire la sua", scrive Casaleggio, "Forse dovrebbero soffermarsi a capire come funziona il nostro sistema e come funziona quello dei partiti, che ormai non sta più in piedi neppure economicamente. Garantiamo un servizio migliore e siamo più efficienti nel portare le istanze dei cittadini dentro le istituzioni, sia dove siamo opposizione, ma soprattutto dove governiamo. Per rimanere in tema digitale: la vecchia partitocrazia è come Blockbuster, noi siamo come Netflix. Il futuro è nella Rete, nella partecipazione. E siamo coscienti degli oneri che derivano dall’avere questa prospettiva".

Nulla di nuovo.

Il copione è lo stesso di Grillo, di Di Maio, di Di Battista, di Casaleggio senior. Riuscirà Davide a uscire dall'ombra di Gianroberto?

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