È un fiume in piena Vincenzo De Luca mentre parla durante un'intervista trasmessa dalla web tv del Mattino.
Indagato dalla Procura di Roma per corruzione per induzione, il presidente della Campania parla dell'atteggiamento del suo ex collaboratore, Nello Mastursi: "Sicuramente è stato un comportamento sbagliato ed infatti non c'è piu".
La "colpa" di Matursi sarebbe stata quella di non aver avvisato De Luca di aver subito una perquisizione: "Quando gli è stato sequestrato il telefono cellulare chiesi conto a Mastursi e lui mi disse che erano fesserie".
Il ragionamento del governatore continua, lanciando precise accuse: "Non so se dietro c'è qualcosa di grosso. Per quello che mi riguarda non c'è nulla - ha aggiunto - quelli che collaborano sanno che chi sbaglia è colpevole tre volte".
Quanto alle dimissioni del suo collaboratore De Luca precisa:"Io sono assolutamente tranquillo. Preciso che non ho confezionato nessuna versione ma ho solo dato notizia delle dimissioni del mio collaboratore. Già da tempo parlavamo della difficoltà di fargli mantenere il doppio incarico. Ma non ho detto niente. Ho chiesto al mio avvocato di essere ascoltato il 29 ottobre per chiarire che non so niente di niente. E ho mantenuto un atteggiamento di riserbo. Non apro il dibattito su una vicenda che è in corso. La magistratura vada avanti senza guardare in faccia a nessuno".
Poi un passaggio sul marito del giudice Scognamiglio, Guglielmo Manna: "Di questo signore non mi ha fatto cenno nessuno. Nessuno mi ha mai parlato di questo signore Manna. Penso che questo signore sia uno dei mille cittadini che si vanno a proporre per avere incarichi. Non puoi fare il prelievo di sangue a tutti quelli che richiedono un incontro così si espone ad un rischio permanente ma se non lo fa ti dicono che ti chiudi in una torre d'avorio".
De Luca non sta sulla difensiva, e anzi rilancia sul suo operato in Regione: "Voglio avere in Campania il meglio delle professionalità e managerialità presenti in Italia. L'istruttoria l'ho delegata ad altri, negli uffici generali. Io ho visto per la prima volta in conferenza stampa le persone che abbiamo nominato. La linea della trasparenza è una caratteristica fondamentale della nostra attività. La mia presenza è innovativa e di rottura. La fatica per reggere questa sfida è immane. Persino dal punto di vista fisico. Ma se non riusciamo a realizzare questo cambiamento per il lavoro e per la gente, nulla ha senso. Perciò io sono tranquillo e su un altro piano".
E a Matteo Renzi - che oggi non ha commentato da Malta il caso De Luca - il governatore della Campania ha mandato un messaggio preciso: "Non ho sentito Renzi, mi pare sia a Malta. Non mi aspetto niente di niente da parte di nessuno. Sono autonomo e pienamente in grado di intendere e volere, mica stiamo gestendo i panettoni a Natale.
Io sono la Regione Campania, uno Stato di sei milioni di persone".Intanto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, interrogato sulla posizione del presidente campano ha risposto: "In Campania io avrei sostenuto un altro candidato, ma De Luca ha vinto le primarie".
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