Deficit, Salvini si sgancia: "Tetto al 3%? non esiste". E candida il prof anti euro

Bagnai e Borghi in campo con la Lega. Salvini mette in chiaro: "Se fa danni, il tetto al 3% non esiste". E sull'euro: "È un esperimento fallito"

Deficit, Salvini si sgancia: "Tetto al 3%? non esiste". E candida il prof anti euro

Deficit e euro. Matteo Salvini si sgancia dall'Unione europea. "Il numerino 3, se danneggia il risparmio, le famiglie e il lavoro, per noi non esiste", attacca criticando il limite del 3% del rapporto deficit/Pil imposto da Bruxelles. "I vincoli europei sono una gabbia, noi vogliamo aprirla e se ci riusciremo con l'accordo di tutti saremo felicissimi - continua in conferenza stampa a Montecitorio- se fossimo invece sotto ricatto, per noi verrà prima l'interesse nazionale".

La strategia di Salvini è chiara sin dalla scelta dei candidati. Alle prossime politiche Alberto Bagnai sarà candidato con la Lega in diverse Regioni. Dal 2005 professore associato di Politica economica al dipartimento di Economia dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, dove insegna Politica economica e Economia e politica della globalizzazione, ha una netta posizione anti euro. Claudio Borghi, responsabile economico della Lega, è stato invece scelto dal leader del Carroccio "per sfidare il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan", nel collegio di Siena. "Penso che quello di Siena sia un collegio che la sinistra dia già per acquistito, ma sarà conteso - ha spiegato Salvini - vogliamo offrire un futuro diverso rispetto ai drammi del passato". La battaglia della Lega, insomma, è chiara. E non è mai cambiata. "Più Europa in questo momento significa allungare la fiaschetta di whisky a un alcolista", continua assicurando che il partito "non nega alcuna possibilità per difendere il risparmio e il lavoro degli italiani" dal momento che "un Paese che non controlla la sua economia, la sua moneta, i suoi confini e le sue banche non è completamente libero. Sarà un percorso complicato, ma abbiamo alle spalle una squadra che è pronta".

Anche sull'euro Salvini assicura di non aver "mai cambiato idea". "Difendiamo gli italiani e il documento che regola la vita degli italiani, che è la Costituzione. Ogni iniziativa verrà concordata. Noi per difendere il lavoro e il risparmio degli italiani non neghiamo a priori nessuna possibilità", incalza il leader del Carroccio rimarcando che"un Paese che non controlla la sua moneta non è un paese completamente libero". E l'euro, a suo dire, "è un esperimento fallito". Sul tema Europa Salvini riconosce che "Lega e Forza Italia hanno due sensibilità diverse", ma esclude categoricamente rotture con il partito di Silvio Berlusconi.

Alle prossime elezioni politiche gli italiani avranno tre scelte, conclude, "insistere con la sinistra, che ha svenduto le famiglie e le imprese italiane all'Europa e alle multinazionali, il caos dei 5 stelle, che sull'euro e l'Europa cambiano idea ogni quarto d'ora, o il centrodestra, che ha un programma comune che parla di revisione dei Trattati, di interesse nazionale e dice 'più Italia in Europa'".

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