Delirio anti-Israele. Ora un italiano su 6 giustifica atti ostili contro prof ed ebrei

Per "Swg" il 15% difende le aggressioni. E i "cattivi maestri" farneticano ancora

Delirio anti-Israele. Ora un italiano su 6 giustifica atti ostili contro prof ed ebrei
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Gli argini sono rotti, anzi non ci sono proprio. Nessuno lo ha arginato questo movimento pro Pal - cioè anti-Israele - e adesso tracima di tutto. Anche la giustificazione della violenza, non solo verbale.

Lo si evince dai sondaggi che da tempo segnalano un antisemitismo in fortissimo aumento e ora lo conferma "Swg", che con il suo Radar ha monitorato l'opinione degli italiani sulle azioni di protesta "su Gaza".

Ed è soprattutto dal giudizio rilevato su alcuni fatti di cronaca che arrivano le note dolenti. "Swg" ha chiesto se siano giustificabili certe azioni, ed è emerso come - al di là degli scontri verbali in tv - il 23% ritenga "del tutto o abbastanza giustificabile" il "rifiuto da parte di alcuni esercenti di servire clienti israeliani", il 19% giustificherebbe addirittura l'aggressione verso "docenti universitari che avevano espresso posizione a favore di Israele" - ed è accaduto - mentre il 15% degli cittadini arriverebbe a giustificare addirittura l'"aggressione verso persone per la loro origine ebraica".

"Swg" ha sondato anche il clima politico e i giudizi sulla Flotilla sono generalmente positivi: in tutto l'elettorato il 62% approva la missione (nel centrodestra solo il 37%, il dato complessivo sale per l'88% di approvazioni nel centrosinistra). Buone notizie ci sono per il governo, visto che il 53% degli italiani si dice d'accordo con il riconoscimento dello Stato di Palestina "a condizione che vengano rilasciati gli ostaggi e che Hamas sia esclusa": una linea analoga al quella governo insomma. Sì dal 70% degli elettori di centrodestra e dal 36 di centrosinistra, mentre il 35% è favorevole a un riconoscimento incondizionato (60% a sinistra, 13% a destra) e il 12% è contrario in ogni caso a una statualità palestinese (il 17% degli elettori di centrodestra, il 4% dell'opposizione).

Ovviamente è il dato sull'antisemitismo che colpisce. Va ricordato che una tendenza preoccupante in questo senso è emersa fin dai primissimi giorni successivi al 7 ottobre - prima ancora della reazione israeliana - ed è stata poi rilevata costantemente anche dall'Osservatorio del Centro di documentazione ebraica contemporanea. D'altra parte, il clima si è imbarbarito da mesi. E ogni giorno ha il suo delirio.

Ieri - lo riporta Repubblica - si è saputo che un cantante, Cosmo ha dedicato alla drammatica guerra di Gaza una canzone ("Brucia tutto") con un testo che recita: "Una pallottola in testa a Bibi (ndr, Netanyahu) e una a tutti gli amici di Bibi. Non stare attento a ciò che dici se puoi fare tutto come Bibi". E l'autore spiega, di fatto, che se "vale tutto", si possono anche usare espressioni "forti".

La cronaca non fa che raccontare casi che testimoniano questo clima di odio anche perché - come detto - dopo mesi di cortei che invocano l'Intifada ed evocano la distruzione di Israele, chi avrebbe la responsabilità di arginare i discorsi ostili non lo fa. Anzi.

La relatrice Onu Francesca Albanese, come noto ha rimbrottato e umiliato il sindaco di Reggio Emilia, che la stava premiando, perché si era permesso di legare la pace anche al rilascio degli ostaggi israeliani (a proposito, il Pd non lo difende).

E Ginevra Bompiani, ospite in radio alla "Zanzara", prima ha detto che a Netanyahu "sputerei in bocca", poi ha paragonato i leader di Hamas all'ex presidente Sandro Pertini, "come capo di un movimento partigiano". Questo sono per i pro Pal: partigiani.

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