Chiara Giannini
Innocent Oseghale resta in carcere ad Ascoli Piceno. Rimane infatti lui il principale accusato per l'omicidio della diciottenne romana Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi tre mesi fa in un appartamento di Macerata. E si aggravano anche le posizioni dei due altri nigeriani, che insieme al connazionale Oseghale, sono detenuti con l'accusa di aver ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana. I dialoghi sono riportati nella nuova ordinanza di custodia cautelare per omicidio a carico di Oseghale. «Il 30 gennaio Innocent mi telefonò chiedendomi se volevo andare a stuprare una ragazza che dormiva». A pronunciare la frase choc, intercettata dagli inquirenti nel carcere di Ancona, è Lucky Awelima mentre parla con Lucky Desmond. A questa richiesta di Innocent, Awelima avrebbe risposto che non era interessato. In un'altra conversazione, Awelima avrebbe poi detto di aver saputo che Pamela era stata stuprata. Anche questi elementi erano tra quelli posti a fondamento della richiesta della ordinanza di custodia in carcere per Oseghale anche per violenza sessuale. Addebito non riconosciuto dal gip che pone a fondamento della decisione anche tratti della personalità della ragazza.
Secondo il procuratore Giovanni Giorgio, la giovane fu prima violentata, poi barbaramente assassinata. Diversa, invece, la teoria del giudice Giovanni Manzoni, che crede in un rapporto consenziente. Per lui i due si conoscevano. Per il procuratore Giorgio, invece, Oseghale portò in casa Pamela, la quale assunse eroina e si sentì male. Vedendola in quello stato si approfittò di lei, ma resosi conto che la ragazza stava male, la colpì alla testa e poi con due coltellate. Spaventato, chiamò alcuni amici per farsi aiutare a sezionare il corpo.
Lo scontro tra Procura e gip ha indotto il procuratore a ipotizzare che sul fatto della violenza sessuale si possa chiamare in causa il tribunale del Riesame.
Inoltre il quarto indagato, Anthony Anianu, ha raccontato agli inquirenti che il giorno dell'omicidio di Pamela avrebbe parlato al telefono proprio con Oseghale, che gli avrebbe raccontato di essere nel suo appartamento insieme a una donna che non stava bene. Una dichiarazione che è al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di ricostruire il difficilissimo puzzle di quella giornata.
Il tutto mentre resta anche il giallo dell'interprete nigeriana scomparsa dopo aver tradotto le conversazioni in carcere tra gli altri due indagati. Della donna si sono stranamente perse le tracce. Le posizioni di Desmond e Awelima, invece si aggravano e i due restano in carcere. Si procede per ipotesi che però diventano di giorno in giorno sempre più certezze.
In mezzo a tutto questo marasma, domani alle 11, a Roma, in via Appia, si terrà il funerale di Pamela. La mamma della 18enne, ieri si è recata nella città marchigiana per recuperare i resti della figlia.
Sia nella Capitale che a Macerata è stato proclamato, per sabato, un giorno di lutto. Le spoglie della giovane saranno poi portate al cimitero del Verano, dove dopo tre mesi la diciottenne romana, forse, potrà trovare la pace che merita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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