Venerdì sera, dopo un incontro con le associazioni omosessuali, il Partito democratico se ne è uscito con un comunicato stampa destinato a infiammare il dibattito interno alla maggioranza. "Abbiamo preso l'impegno di istituire un tavolo permanente di lavoro che parta da oggi e arrivi all'approvazione delle unioni civili", annuncia la responsabile Diritti del Pd Michela Campana assicurando che i parlamentari democrat "non permetteremo che la legge sulle unioni civili sia oggetto di ostruzionismo o che si riduca tutto ad un mercato dei diritti". E subito il vicepresidente del Pd Matteo Orfini a twittare: "È l'amore e non il genere a fare una famiglia. Il family act che serve al paese è una legge sulle unioni civili". Ma al Nazareno nessuno conta sulla spaccatura che questa line potrebbe portare nell'asse con gli alfaniani.
"Sui diritti civili il Pd ha le idee chiare, abbiamo detto che è arrivato il momento di essere europei fino in fondo. Siamo ormai rimasti in 3-4 stati europei a non avere una regolamentazione sulle unioni di fatto". Il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani rilancia il modello tedesco. Da qui partirà il dibattito in parlamento. Su questo il Pd vuole coinvolgere anche Angelino Alfano e i suoi. "Vorremmo che l'altra forza che è al governo come il Nuovo centrodestra ragioni su questa ipotesi", ha detto la Serracchiani replicando proprio ad Alfano che, nei giorni scorsi, aveva chiesto un family act "dopo avere votato il Jobs act". La Serracchiani però ha ricordato all'alleato che, dopo il passaggio della riforma costituzionale e della riforma elettorale, era nei patti la legge sui diritti civili. "È arrivato il momento di farlo - ha concluso - ci sono dei testi che passeranno in commissione nei prossimi giorni, su quelli ci confronteremo".
"Spiace constatare che se noi di Area Popolare parliamo di family act, il Pd immediatamente reagisce rilanciando le unioni civili". Lo strappo del Pd non è affatto piaciuto a Maurizio Sacconi. Che si è subito affrettato a spiegare la differenza tra "sostenere la famiglia naturale orientata alla procreazione" e "dare strumenti regolatori ai conviventi, a tutti i conviventi".
"Guai a contrapporre o confondere i due termini - ha ammonito l'esponente di Ncd - possiamo fare tutto concordemente se sappiamo distinguere e non si vogliono mettere in discussione principi elementari e naturali". Per Matteo Renzi non sarà certo facile mediare le due opposizioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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