Il Consiglio dei ministri ha approvato la deroga al tetto (da 240mila euro) dei compensi per gli esperti che lavoreranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. È una norma fortemente voluta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di Matteo Salvini, al fine di garantire il coinvolgimento dei migliori professionisti sul mercato per la realizzazione del ponte.
La misura non è stata apprezzata dalle opposizione. «Oggi il governo approva un decreto che è un vero e proprio blitz estivo», ha dichiarato in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, «oggi il governo approva un decreto che è un vero e proprio blitz estivo. È inaccettabile che si decida di aumentare gli stipendi della societàPonte sullo Stretto di Messina e di garantire all'amministratore delegato Ciucci la cumulabilità tra pensioni ed emolumenti». Un'affermazione, quest'ultima, a cui ha ribattuto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «In merito ai tetti retributivi per il ponte sullo stretto i vertici della società hanno già chiarito che le modifiche ai compensi non riguarderanno l'amministratore delegato ed altre figure apicali, ma semplicemente professionisti da cercare sul mercato con trattamenti economici adeguati».
Il Cdm è intervenuto anche sul caro materiali prevedendo circa 1 miliardo di euro «per far fronte ai rincari e permettere la realizzazione di interventi indifferibili per l'alta velocità ferroviaria, finanziati con i fondi Pnrr: si tratta di Milano - Verona, Milano - Venezia, Terzo valico di Giovi.
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