Come per Salvini, anche per Conte, Di Maio e Toninelli la procura di Catania ha chiesto l'archiviazione sul "caso Diciotti". I tre esponenti del governo, iscritti nel registro degli indagati la scorsa settimana, sono ora nelle mani del Tribunale dei ministri che dovrà decidere se chiudere tutto in un cassetto oppure procedere comunque nei confronti degli indagati.
Non sono state ancora rese note le motivazioni che hanno spinto il procurato Carmelo Zuccaro a chiedere l'archiviazione per il premier e i due ministri grillini. Il pm, però, segue la linea tenuta anche nei confronti di Matteo Salvini per cui aveva proposto al Tribunale di archiviare le accuse. Richiesta non accolta dai tre giudici, che hanno deciso di chiedere al Senato l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno.
La Giunta per le immunità, dopo il voto della base grillina, ha negato l'autorizzazione. Ma ora resta l'incognita su Conte, Toninelli e Di Maio.
I tre infatti hanno allegato alcuini atti alla memoria difensiva di Salvini (poi inviati alla procura) con cui si sono assunti una parte delle responsabilità su quanto successo la scorsa estate quando 117 migranti rimasero a bordo della nave della Marina italiana in attesa che il governo trovasse un accordo per la loro redistribuzione. La decisione, è la linea del governo, è stato un atto politico e collegiale.
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