Coronavirus

Regola dei tamponi stravolta: uno solo per essere guariti

Non più due tamponi negativi per porre fine alla quarantena. E l'isolamento fiduciario scende a 10 giorni

Regola dei tamponi stravolta: uno solo per essere guariti

Dietrofront da parte del governo col supporto dell'oramai celebre Comitato tecnico scientifico: non saranno infatti più necessari due tamponi negativi per poter certificarte la guarigione di un paziente affetto da Covid-19 e mettere di conseguenza fine al periodo di quarantena a cui lo stesso viene di norma sottoposto.

La decisione, che mischia ancora una volta le carte in tavola, se mai non si fosse capito che di certo non c'è nulla e che si va avanti a ipotesi, tentativi e Dpcm oramai da marzo, è stata presa al termine di una lunga riunione che ha avuto luogo nel pomeriggio di oggi ed ha visto la partecipazione, per l'appunto, dei membri del Comitato tecnico scientifico e ovviamente anche quella del ministro della Salute Roberto Speranza. Proprio quest'ultimo sarebbe stato un elemento determinante al raggiungimento di una decisione del genere, verso la quale aveva spinto, secondo quanto riferito da Repubblica. Una scelta che comporterà delle variazioni significative nella gestione complessiva della pandemia, dei tempi di quarantena e degli esami medici a cui sottoporsi per poter dire di essere usciti dal "tunnel" del Covid, visto che sarà sufficiente risultare negativi esclusivamente a seguito di un unico tampone naso-faringeo.

Probabile che a spingere anche il ministro Roberto Speranza verso questa decisione sia risultata determinante l'intenzione di evitare la pressione della situazione tamponi sul sistema sanitario nazionale e l'ingorgo inevitabile conseguente all'incremento del numero di contagi registrato in questi ultimi giorni lungo lo Stivale. In secondo luogo, una scelta del genere permetterebbe di liberare i cosiddetti "guariti" in tempi più rapidi, anche perché spesso accade, a causa di falsi positivi o falsi negativi, che i tamponi in sessione possano presentare a distanza degli esiti diametralmente opposti. Una soluzione che tuttavia, nel caso in cui il primo tampone dopo l'eventuale quarantena sia un falso negativo, rimetterebbe in circolazione un potenziale portatore del virus, se in realtà ancora positivo.

Oltre a ciò, come spiegato anche da Repubblica, verrà a ridursi anche il numero di giorni di isolamento precauzionale previsti per tutti coloro che sono entrati in contatto con un soggetto affetto da Covid-19: al termine della riunione del Cts si fa ora riferimento a soli dieci giorni.

Infine Il Cts, a quanto si apprende, ha dato indicazione perché anche i medici di base e i pediatri possano fare i tamponi.

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