Torna la paura difterite in Italia e in Europa. A decenni dalla scomparsa della grave infezione grazie alle vaccinazioni, un caso si è verificato nel nostro Paese. Un paziente è entrato in contatto con il batterio, pur senza ammalarsi. Lo ha rivelato ieri Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità, al congresso di pediatria a Firenze.
«Si è verificato un primo caso di nodulo difterico, spia di un contatto con il batterio che non si è evoluto nella malattia, perché il microrganismo è stato contrastato dal sistema immunitario». La difterite è un'infezione che in stadi avanzati può danneggiare gravemente gli organi: per quanto possa colpire a qualsiasi età, riguarda essenzialmente i bambini non vaccinati. Prima della Seconda Guerra mondiale si contavano oltre mille morti all'anno e ora, con il «calo delle vaccinazioni», si teme «che si possa verificare il ritorno» della malattia, ha detto Ricciardi. Qualche mese fa, in Belgio, è ricomparsa uccidendo un bimbo di 3 anni, e lo scorso anno in Spagna un bambino di sei, primo caso dall'ultimo registrato nel 1986. Nessuno dei due era stato vaccinato. In Venezuela si parla di una vera e propria emergenza che ha già fatto ben 23 vittime, quasi tutti bambini. In Italia, l'ultimo caso pediatrico mortale risale al 1991. Ora, dopo decenni, un «nodulo difterico» nel nostro Paese.
«Un ritorno smuoverebbe l'Organizazione mondiale della sanità e ci sarebbe un'allerta internazionale» tranquillizza Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. E «si tratta di un'infezione controllabile con il vaccino».
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