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Diktat sulle adozioni gay: ora l'Europa esagera davvero

La Commissione per i diritti umani forza la mano al parlamento: "L'Italia elimini subito le discriminazioni sulle adozioni". Il blitz alla vigilia dell'inizio del voto al Senato sulle pregiudiziali al ddl Cirinnà

Diktat sulle adozioni gay: ora l'Europa esagera davvero

La settimana, quella della vigilia dell'inizio del voto al Senato sulle pregiudiziali al ddl Cirinnà, si chiude con l'ennesima intromissione dell'Europa. In una intervista all'Ansa il commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, è tornato a bacchettare il parlamento italiano forzando la mano sulle adozioni omosessuali. "L'Italia - ha intimato - deve eliminare le discriminazioni sulle adozioni".

Il capitolo sulla stepchild adoption è senza alcun dubbio la parte più discussa di tutto il ddl Cirinnà. Lo scontro che si sta consumando in parlamento riflette quello che divide il Paese intero. Secondo un sondaggio realizzato da Ixè per Agorà, infatti, il 50% voterebbe a favore del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Una settimana fa era il 53%. Il 43% voterebbe contro mentre il 7% non prende posizione. Lo stesso campione statistico, alla domanda più esplicita sulle adozioni per le coppie omosessuali, ha risposto in modo diverso. Solo il 20% è, infatti, favorevole (7 giorni fa era il 24%), mentre il 73% è fortemente contrario (il 29 gennaio era il 67%). Nonostante il tema sia così infuocato, l'Europa non si esime dal dire la sua. Anzi, lancia un ultimatum senza precedenti al parlamento italiano invitandolo non solo ad approvare le unioni civili, ma chiedendo addirittura l'equiprazione della famiglia tradizionale con le coppie omosessuali in tema di adozione. "Con la norma sulle unioni civili e le adozioni - spiega Muiznieks all'Ansa - l'Italia non sta creando nuovi diritti ma semplicemente eliminando la discriminazione basata sull'orientamento sessuale". Il commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa evidenzia anche che la giurisprudenza della Corte di Strasburgo è già stata chiara sul tema:"Se le coppie etero non sposate possono adottare i figli del partner, lo stesso devono poter fare le coppie dello stesso sesso".

Per Carlo Giovanardi quello di Muiznieks è un parere "fuori luogo e non richiesto, probabilmente sollecitato da qualcuno in Italia che vede con preoccupazione come la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica è contraria alla possibilità di adottare bambini da parte delle coppie gay". Al commissario per i diritti umani sfugge, probabilmente, che la maggioranza dei Paesi che fanno parte del Consiglio d'Europa non ammettono le adozioni per le coppie omosessuali. Non solo.

Muiznieks dovrebbe sapere che gli organismi internazionali consentono le adozioni all'estero soltanto alle famiglie composte da un uomo e una donna.

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