Politica estera

Il disgelo (grazie a Pechino) tra Teheran e Riad. Riprendono le relazioni tra i due grandi rivali

Accordo Iran-Arabia Saudita. La mediazione cinese e le ricadute in Medioriente

Il disgelo (grazie a Pechino) tra Teheran e Riad. Riprendono le relazioni tra i due grandi rivali

L'Iran e l'Arabia Saudita, i due grandi rivali del Medio Oriente, hanno concordato di ripristinare le relazioni diplomatiche e riaprire le rispettive ambasciate sette anni dopo la rottura dei rapporti. L'accordo è arrivato dopo i colloqui mediati dalla Cina a Pechino. Questa intesa rappresenta una grande vittoria diplomatica per i cinesi poiché gli Stati del Golfo percepiscono ormai il lento ritiro in atto degli Stati Uniti dal Medio Oriente. La rivalità tra l'Iran prevalentemente sciita e l'Arabia Saudita sunnita ha dominato la politica mediorientale negli ultimi anni. E si è diffusa in tutto lo scacchiere: in Siria, Irak, Libano e Yemen. Anche l'Arabia Saudita ha poi confermato l'accordo. Nel comunicato saudita, cinese e iraniano in cui si presentano i dettagli, si ringraziano anche i governi di Iraq e Oman per aver contribuito, dal 2020, a facilitare incontri tra rappresentanti iraniani e sauditi.

Riad ha interrotto le relazioni diplomatiche con Teheran nel 2016 quando, in seguito all'esecuzione nel regno arabo di un importante religioso sciita, Nimr al-Nimr, giustiziato insieme ad altre 46 persone, come reazione, la folla aveva assaltato con bombe incendiarie l'ambasciata saudita a Teheran e il consolato a Mashhad. Ma a questa intesa si lavorava già da tempo. Nell'aprile 2021 erano iniziati a Baghdad colloqui segreti tra Teheran e Riad. Inoltre, le due parti avevano mantenuto i contatti anche in Oman. L'anno scorso l'Iran ha inviato tre diplomatici in Arabia Saudita come rappresentanti dell'Organizzazione per la cooperazione islamica. È stata quella la prima presenza di Teheran nel Paese rivale in sei anni.

Ma l'accordo ha implicazioni ampie. Sia per l'intesa sul nucleare iraniano che per il conflitto nello Yemen, dove le due parti sono impegnate in una guerra per procura l'una contro l'altra. Questo patto però mostra soprattutto l'intenzione dell'Arabia Saudita di condurre una politica estera indipendente dall'Occidente. Sono arrivati subito i primi commenti. «La politica si sta muovendo nella giusta direzione», ha dichiarato il ministro degli esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian. Da Londra all'inizio di questa settimana, il ministro degli esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan al-Saud, ha invece difeso i legami dell'Arabia Saudita con Pechino: «La Cina è il più grande partner commerciale della maggior parte dei paesi. E questa è una realtà con cui dovremo fare i conti».

Ma l'accordo tra Iran e Arabia Saudita potrebbe complicare gli obiettivi strategici di Israele. Riad ha rifiutato infatti di aderire agli accordi di Abramo che hanno normalizzato le relazioni tra Tel Aviv e alcuni stati arabi.

Ora il riavvicinamento dei due ex arci-nemici regionali - Teheran e Riad - potrebbe diventare un ostacolo per lo Stato ebraico nell'intessere la rete dei suoi rapporti internazionali finalizzati alla tanto desiderata pacificazione dell'area.

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