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Salvini: "Draghi scelga tra noi e il M5s"

Il leader della Lega punta i piedi: "Le proposte nostre e quelle dei 5S sono il contrario". Giorgetti: "Draghi è un fuoriclasse"

Salvini: "Draghi scelga tra noi e il M5s"

Evidentemente alla Lega piace effettuare dei riferimenti calcistici in ambito politico, anche se le preferenze di Giancarlo Giorgetti forse non coincidono alla perfezione con quelle del segretario Matteo Salvini.

Il leader del Carroccio, nella giornata di ieri, all'idea di un possibile incarico per Giuseppi nel nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi aveva così risposto ai giornalisti, come riportato da AdnKronos:"Io sogno Ibrahimovic, se poi il governo deve essere fatto da Bonafede, Azzolina o Speranza allora parliamo di niente". Oggi invece il suo vice ha scomodato Cr7 per un lusinghiero parallelismo con l'ex numero uno della Bce: "Mario Draghi è un fuoriclasse. È come Ronaldo, uno come lui non può stare in panchina", ha detto infatti Giorgetti ai giornalisti che attendevano all'uscita di Montecitorio per cogliere dei segnali al termine della segreteria politica della Lega. "Mi sembra che è stata presa la posizione più seria che si potesse prendere. Draghi è una persona seria e questa è una posizione politica seria", ha quindi aggiunto ancora il deputato. Una posizione netta e decisamente poco interpretabile: Giorgetti preme per aprire le porte a Mario Draghi.

Più cauto è apparso invece al suo fianco il leader del Carroccio, di cui si attende comunque una presa di posizione per mostrare agli italiani quale sia la via che la Lega, compagine che a più riprese ha insistito per arrivare alle elezioni anticipate, voglia percorrere.

"Per noi prima viene l'interesse e il bene del Paese. Ancor prima dell'interesse di partito", ha dichiarato Salvini dinanzi ai microfoni dei cronisti. "Se dovessi fare l'interesse del partito starei fuori ad assistere a quel che succede a dare la colpa a Conte.... Ma intanto le aziende chiudono e ci sono famiglie in difficoltà". Come conciliare, tuttavia, le posizioni espresse a mezzo stampa e tramite social con l'entusiasmo di Giancarlo Giorgetti nei confronti dell'ipotesi di un governo Draghi? "Sono stato mezz'ora con Giorgetti. Lui non è sponsor di nessuno", ci tende a specificare Salvini, come riportato da CorriereTv. "La Lega prenderà una posizione comune. Ho sentito Zaia, Fedriga, Fontana, ho sentito tutti quelli con cui starei litigando. Giorgetti è vice segretario della Lega". Insomma, anche il Carroccio ha le sue belle gatte da pelare, anche se l'ex vicepremier cerca in ogni modo di fare il pompiere e spegnere le prime polemiche alimentate da un evidente doppia anima nel partito.

E se si dovesse appoggiare Draghi, contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere vista la posizione fino ad oggi assunta dal Carroccio? "Draghi dovrà scegliere tra Grillo e la Lega, se le richieste di Grillo sono la patrimoniale sui risparmi degli italiani, la nostra è l'esatto contrario", spiega Salvini. "Sarà il professor Draghi a scegliere se per il futuro dell'Italia sono meglio nuove tasse o meno tasse. Noi a differenza di altri siamo liberi, non abbiamo già scelto il so o il no. Qualunque sarà la nostra scelta sarà la scelta di tutti a differenza di altri dove ci sono correnti, correntine, fuoriusciti e ripensanti, noi ci confrontiamo sulle idee e quando si sceglie la Lega di muove come un sol uomo", ha concluso l'ex ministro dell'Interno, come riportato da ItalPress.

La palla è ora nel campo della Lega.

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