"Dobbiamo essere all'altezza dell'eredità di Berlusconi"

Al congresso in Calabria Tajani pungola l'orgoglio azzurro: "L'erede del Cav? Non c'è, siete tutti voi"

"Dobbiamo essere all'altezza dell'eredità di Berlusconi"
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Conto alla rovescia per il trentesimo della discesa in campo di Berlusconi. L'evento commemorativo è entrato, di fatto, nella campagna elettorale per le europee e nella preparazione del congresso nazionale di fine febbraio. Il trentesimo della discesa in campo del fondatore di Forza Italia (il famoso discorso «L'Italia è il Paese che amo») cadrà il prossimo 26 gennaio e il partito azzurro ha preparato per l'occasione un evento che si terrà a Roma nel Salone delle Fontane all'Eur. Ed è una marcia di avvicinamento all'evento il tour del segretario nazionale Antonio Tajani (foto) per i congressi provinciali. Ieri era a in Calabria (Reggio Calabria e Cosenza) dove ha ribadito la centralità di Forza Italia nell'azione di governo e la responsabilità di difendere l'eredità politica del fondatore. «Noi vogliamo essere protagonisti in questa stagione - spiega -, durante la quale ci prepariamo alle prossime amministrative ma anche e soprattutto alle elezioni europee. Lì dovremo dimostrare di essere una grande forza politica, di essere all'altezza di conservare l'eredità che ci ha lasciato Silvio Berlusconi».

Il segretario pone un obiettivo per le Europee di giugno: «raggiungere quota 10%». E puntare ad aumentare il consenso anche per il prossimo turno delle politiche («dobbiamo arrivare al 20%»). E fissa una strategia precisa: «Raggiungeremo l'obiettivo battendoci giorno per giorno sui territori, difendendo le nostre idee e i nostri valori. Come diceva sempre Berlusconi noi siamo cristiani, liberali, garantisti, riformisti, europeisti e atlantisti. Abbiamo dimostrato di saper contare all'interno della maggioranza e del governo, lo abbiamo fatto vedere durante l'ultima manovra che ha portato risultati importanti per l'economia del nostro Paese». «Dobbiamo essere l'architrave della dimora Italia aggiunge Tajani -. Svolgere quel ruolo che ha avuto la Dc con i propri alleati. Essere la garanzia della stabilità». Si respira ottimismo ed entusiasmo. Il portavoce del partito, Raffaele Nevi, traccia un bilancio positivo di questo fine settimana. «Dalla due giorni di congressi celebrati in Calabria, Puglia, Veneto - dice - abbiamo registrato grande entusiasmo e la convinzione che Forza Italia si sta rafforzando e sta crescendo ovunque». Tajani torna poi sull'eredità del fondatore di Forza Italia e avverte: «Stiamo vivendo una nuova stagione. Io sto cercando di costruire un partito differente rispetto a quello quando c'era il nostro leader e fondatore Berlusconi. Lui risolveva tutto, era lui la nostra coperta di Linus, un grande padre che diceva Ci penso io...».

E torna sulla scelta di cambiare lo statuto per mettere al vertice del partito un segretario: l'unico presidente azzurro resta Berlusconi, «perché non c'è l'erede. L'erede di Berlusconi siete tutti quanti voi, sono i nostri iscritti, gli elettori e i simpatizzanti».

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