Milano Per chi avesse ancora qualche piccolo dubbio sul fatto che l'Isis sia già ramificato dentro i nostri confini, ieri è arrivata l'ennesima prova che i foreign fighters sono tra noi e si muovono liberamente nelle nostre città. Come riporta l'Eco di Bergamo, mercoledì due siriani sono stati arrestati all'aeroporto di Orio al Serio perché in possesso di passaporti falsi e foto sui cellulari che immortalavano scene di guerra e combattimenti riconducibili all'Isis. I due sono stati fermati all'imbarco di un volo per Malta ma non è chiaro se avevano fatto scalo a Orio al Serio da un'altra città europea o se fossero arrivati in aeroporto dall'interland bergamasco. Ad insospettire i poliziotti di Polaria sono stati i documenti di identità, uno austriaco e l'altro norvegese, mostrati da due persone che stranamente parlavano solo in arabo. Dopo alcuni accertamenti, infatti, è emerso che si trattava di due siriani. Dopo il controllo dei cellulari sono poi venute fuori le immagini inquietanti. Quello con il passaporto austriaco, 19 anni, aveva foto di guerra legate all'Isis. L'altro, 30 anni, custodiva nello smartphone foto di bombardamenti. Tra queste c'era un'immagine che secondo gli agenti ritrae il finto «norvegese», qualche anno fa, con un mitragliatore in mano. Entrambi sono stati processati per direttissima: il primo si è giustificato dicendo che le immagini le conservava in ricordo del fratello morto. Il secondo ha raccontato al giudice che la persona con il mitragliatore non è lui ma suo cugino. Gli arresti sono stati convalidati ieri e i due sono stati riportati subito in carcere. Tutte le foto e il materiale trovato sono passati nelle mani della Digos che dovrà verificare se esiste un possibile collegamento con il Califfato o con altre organizzazioni terroristiche internazionali.Dopo questo episodio nello scalo bergamasco il livello di allerta è salito al massimo. Un fatto che aumenta la psicosi che sta dilagando in tutte le città dal Nord al Sud Italia, soprattutto dopo che funzionari dell'intelligence Usa hanno stabilito che l'Isis sta lavorando allo sviluppo di armi chimiche e batteriologiche attraverso la realizzazione di una sezione dedicata alla ricerca e agli esperimenti, anche con l'aiuto di scienziati, per l'appunto, siriani.Intanto l'attenzione è massima anche a Milano. Misure di sicurezza potenziate ma nessun «riscontro oggettivo di pericoli incombenti»: questo è il risultato del comitato per l'ordine e la sicurezza di Milano, riunito ieri mattina in prefettura.
«Non sono emersi elementi specifici e riscontri oggettivi di pericoli incombenti sulla città di Milano - sottolinea una nota -. Tuttavia è stata confermata la massima elevazione del sistema di sicurezza generale e l'innalzamento dell'attenzione sui servizi in corso e il potenziamento delle misure già in atto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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